I due salernitani non hanno però digerito l’espulsione. Così nel luglio del 2014 avrebbero avviato una vera e propria campagna diffamatoria in particolare nei confronti del proprietario del centro fitness. “Ma gli istruttori che lavorano in quella palestra avevano tutti il brevetto e regolare contratto? Brutto con le orecchie a sventola, con una moglie che puoi facilmente trovare ubriaca a piedi nudi sui tavoli delle disco…” sono alcune delle frasi immortalate nel profilo Facebook del 27enne, mentre il fratello più anziano scrisse: “Ok topo gigio della palestra “Dolce M…” mi hai rimborsato i soldi dell’abbonamento ma i patti erano altri, avevo chiesto la fattura…lavati la bocca cornuto, cambia taglio di capelli che sembri un topo, saluti a te e al tuo amico obeso. Pensa a parlare di meno e a limarti le corna”. Insulti che, insieme ad altre ingiurie postate sulla pagina social della stessa palestra hanno spinto il titolare a sporgere querela per diffamazione. Il legale dei due, l’avvocato Pio Romano, aveva chiesto l’assoluzione dato che non era stato identificato l’indirizzo ip da cui sarebbero partiti quei commenti.
Fonte TrevisoToday
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