Gli operatori in servizio di controllo del territorio, raccolte le indicazioni della Sala Operativa della Questura che aveva segnalato un autocarro inseguito da personale di un istituto di vigilanza privata, intercettava il veicolo quando aveva già imboccato a forte velocità la rampa d’immissione al raccordo autostradale Salerno-Avellino.
Ne nasceva un inseguimento nel corso del quale l’autista dell’autocarro rubato, tentava ripetutamente di speronare i due equipaggi di volante intervenuti, allo scopo di mandarli fuori strada.
Nonostante il tentativo posto in essere per un lungo tratto del raccordo autostradale, gli agenti delle volanti con appropriate manovre, salvaguardando la sicurezza degli altri veicoli in transito, costringevano il conducente dell’autocarro a fermarsi lungo la corsia d’emergenza dell’autostrada all’altezza del comune di Baronissi, riuscendo così a bloccarne la corsa.
Fondamentale, per la ricostruzione dei fatti, si rivelava la testimonianza di una guardia particolare giurata, che inizialmente aveva visto l’autocarro abbattere la recinzione del piazzale dove era parcheggiato, dopodiché la stessa guardia giurata si era prodigato a inseguirlo, comunicandone gli spostamenti alla Sala Operativa della Questura, sebbene durante l’inseguimento l’uomo alla guida dell’autocarro avesse tentato più volte di mandarlo fuori strada. Pertanto, dopo le formalità di rito, il trentaquattrenne veniva tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in regime di arresti domiciliari.
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