L’Ufficio Circondariale marittimo di Agropoli ha effettuato controlli mirati a terra e in mare, da Capaccio Paestum ad Ascea,. Coperte anche vaste aree interne della provincia di Salerno e protraendosi ininterrottamente per 7 giorni.
A terra i militari della Guardia Costiera sono stati impiegati all’interno dei porti di Agropoli, San Marco di Castellabate, Acciaroli, San Nicola e Casal Velino. Effettuati controlli allo sbarco del pescato ed ispezioni agli automezzi utilizzati per il trasporto del pescato fresco o congelato. Altre operazioni di controllo sono state effettuate presso strutture ristorative, centri di commercio all’ingrosso e pescherie presenti sulla costa e nell’entroterra.
In mare gli equipaggi della Guardia Costiera hanno ispezionato le unità impegnate in attività di pesca sportiva e professionale ai fini del contrasto alla pesca sotto costa, alla pesca effettuata in zone vietate (specie nell’Area marina protetta di Santa Maria di Castellabate) ed all’impiego di attrezzature non convenzionali.
Particolare attenzione è stata riservata, inoltre, al contrasto della pesca stagionale del tonno rosso sottomisura, nonché al controllo sanitario lungo la filiera alimentare del prodotto ittico a tutela anche della salute del consumatore, in collaborazione con i veterinari dell’Asl di Salerno.
Tra le irregolarità più frequentemente contestate ci sono l’errata e fuorviante etichettatura dei prodotti venduti, sia nelle fasi all’ingrosso sia nella vendita al dettaglio. Ma anche l’inosservanza delle norme igienico-sanitarie e di tracciabilità relative alla commercializzazione del prodotto ittico.
La Guardia Costiera di Agropoli assicura che il monitoraggio delle attività connesse con la pesca e con la commercializzazione dei prodotti ittici continuerà con crescente attenzione sino al termine del periodo natalizio, considerato il grande incremento di consumazione di prodotto ittico che si registra in quella fase dell’anno.
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