Il pregiudicato era già stato sottoposto agli arresti domiciliari in data 6 ottobre e successivamente dotato anche di braccialetto elettronico per una serie di violazioni agli obblighi imposti dalla Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza, sulla base di numerose e dettagliate segnalazioni effettuate dagli agenti del Commissariato di Nocera.
Nel corso della costante attività di controllo delle persone pregiudicate sottoposte ad obblighi e misure di prevenzione e sicurezza gli uomini della Polizia hanno infatti rilevato una serie di violazioni da parte dell’uomo alle prescrizioni impostegli e la Procura delle Repubblica di Nocera Inferiore ha ottenuto dal G.I.P. l’applicazione della misura degli arresti domiciliari.
Nonostante ciò, Cuomo, ancorché sottoposto al regime di detenzione in abitazione, ha posto in essere una ulteriore serie di violazioni documentate dai numerosi controlli effettuati sia dagli Agenti del Commissariato che da militari della locale Arma dei Carabinieri. In particolare, Michele Cuomo, nelle settimane successive al 6 ottobre si era reso responsabile per ben due volte del reato di evasione: non era stato trovato in casa durante i controlli effettuati prima dell’apposizione del braccialetto elettronico.
Proprio in occasione di una delle evasioni, si era anche reso responsabile di una violenta aggressione nei confronti della moglie. Inoltre, era stato più volte trovato in casa in compagnia di persone con precedenti di polizia in evidente violazione degli arresti domiciliari.
Il G.I.P. di Nocera Inferiore, sulla base delle informative di polizia, ha ritenuto che la misura degli arresti domiciliari non fosse più idonea a contenere la pericolosità sociale del Cuomo e ne ha disposto l’arresto in in carcere. Nella serata di giovedì lo hanno ammanettato e condotto presso il Carcere di Fuorni.
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