Nello specifico, si fa riferimento ai comuni soci che non hanno avviato le procedure per l’affidamento dei servizi svolti dal Consorzio, procedure che, a breve, vista l’impossibilità dell’Ente a procedere nelle attività, dovranno essere attivate per garantire l’emergenza sanitaria sui territori dei Comuni interessati.
Monetta ha lanciato l’ennesimo appello in una lettera inviata al vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, al presidente dell’Ente d’Ambito di Salerno, Giovanni Coscia, al prefetto di Salerno, Francesco Russo, e ai sindaci di Acerno, Albanella, Altavilla Silentina, Castiglione dei Genovesi, Cetara, Conca de’ Marini, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Giungano, Montecorvino Rovella, Pontecagnano Faiano, Praiano, Scala e Tramonti.
“A seguito di incontri e comunicazioni da parte del commissario liquidatore sembrerebbe ormai prossima la sospensione delle attività ordinarie e lo stesso commissario si è reso disponibile ad agevolare il passaggio delle maestranze dirette ed indirette, per evitare problemi sociali, nelle società che saranno indicate dagli Enti soci che andranno ad effettuare i servizi correlati al ciclo dei rifiuti”, ha scritto Monetta.
“Alle Amministrazioni interessate chiediamo l’attivazione immediata di procedure di affidamento dei servizi in via temporanea o emergenziale per evitare disagi all’utenza viste le probabili ripercussioni sui servizi e al personale che rischia la mobilità”.
Per Monetta si tratta di uno sforzo utile e necessario per la risoluzione, parziale o totale, della delicata questione della ricollocazione totale dei lavoratori del Consorzio. Un intervento ritenuto fondamentale valutando il numero dei Comuni soci del Consorzio ed il numero di lavoratori coinvolti.
Sul caso la Fit Cisl Salerno aveva già inviato una nota prefettura di Salerno dove, lo scorso 6 novembre, chiedeva la convocazione di un incontro.
“Ribadisco che sarebbe utile attuare alcuni interventi possibili finalizzati a limitare il disagio, tra cui la modifica della legge regionale 14 del 2016 che obbliga l’assunzione, in quota parte, del personale “intercantiere” alle Amministrazioni socie del Consorzio di Bacino, la formulazione a livello regionale di un esodo incentivato come avvenuto in altri settori come nel caso del trasporto pubblico locale, il distacco temporaneo del personale amministrativo presso i comuni in attesa delle modifiche da apportare alla legge regionale 14 del 2016, la costituzione della struttura dell’Ente di Ambito Salernitano con assorbimento di parte degli amministrativi ad oggi in carico ai Consorzi, la valutazione della possibilità di ricollocare parte del personale in aziende come la Salerno Pulita che di fatto nel settore amministrativo ha evidente carenza di organico a seguito dell’assunzione di personale operativo interinale e delle cooperative”, ha concluso Monetta. “Tutto questo scongiurare problematiche sanitarie, per i servizi offerti alla collettività nonché a preservare la dignità dei lavoratori dei Consorzi interessati”.
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