creto che avrebbe introdotto la riforma. E l’Authority presieduta da Antonello Soro si è pronunciata a fine ottobre in modo negativo, rilevando una serie di criticità.
Per quanto riguarda i profili di protezione dei dati personali, sostiene il Garante, “la modifica è suscettibile di introdurre profili di criticità nei casi in cui la richiesta della carta di identità, per un minore, è presentata da figure che esercitano la responsabilità genitoriale che non siano esattamente riconducibili alla specificazione terminologica ‘padre’ o ‘madre’ . Ciò, in particolare, nel caso in cui sia prevista la richiesta congiunta (l’assenso) di entrambi i genitori del minore (documento valido per l’espatrio)”.
ecco il mondo degli “aperti” e democratici: per loro sono diventate illegali, illegittime e discriminatorie due pericolosissime parole: PADRE e MADRE… e pensare che ci sono persone che gli stanno dietro ideologicamente.. E tutto per quale motivo? per non offendere (???) una sparuta minoranza di persone che non “si identificano” con quelle parole?? siamo all’assurdo. E il rispetto per le opinioni della maggioranza?? Può mai essere offensivo chiamare PADRE un uomo e MADRE una donna? Se per alcuni lo è, allora io dico: per me è ALTAMENTE offensivo essere chiamato genitore1 o genitore2, ok?? E quindi esigo anche io rispetto. Che piaccia o no (a questi “aperti”) il mondo è stato creato e portato avanti da madri e padri, e un bambino nasce da una donna, essere umano di genere femminile: fatevene una ragione e se non ci riuscite arrangiatevi, è un problema vostro che non poteve scaricare o addebitare sulla maggioranza.
Poi voi, nel vostro intimo, fate quello che volete, ma la realtà è questa, oggi. Poi magari tra qualche secolo i figli si faranno al pc e con un robot di cucina, ma per adesso non funziona così. Arrangiatevi voi, non la maggioranza.
W la MAMMA e W il PAPA’!