L’esercitazione riproduce un vero e proprio sisma: tutte le attività saranno svolte “live”, come se realmente la macchina dei soccorsi dovesse partire in quel momento.
In particolare verrà simulato un violento terremoto di magnitudo 7 con epicentro nella città di Caserta ad una profondità di circa 10 Km. Una scossa che provocherà (sempre nello scenario di evento considerato) sia crolli di abitazioni civili sia l’inagibilità degli ospedali locali con eventi franosi e incendi tali da rendere necessario il soccorso alla popolazione coinvolta e l’evacuazione degli abitanti delle aree più a rischio.
A questo punto scatterà la macchina dei soccorsi coordinati dalla Protezione civile regionale. Verrà immediatamente inviato sul posto un drone per la verifica della situazione dell’alto. Da terra arriveranno le unità cinofile per la ricerca dei dispersi tra le macerie e squadre operative di soccorso sia tecnico che sanitario.
Verrà installata una Sala operativa regionale mobile e si allestirà un campo di accoglienza con nove tende pneumatiche, dove verranno dislocate il Triage, i codici verdi, gialli e rossi e il PMA (posto medico avanzato), presso il quale verranno trasportati con immediatezza i feriti: i più gravi – in codice rosso – saranno trasferiti con elicottero dell’Aeronautica Militare presso le strutture ospedaliere più vicine.
Un altro elicottero della Protezione civile dotato di un sistema di spegnimento incendi provvederà a domare le fiamme divampate.
Circa 200 studenti degli Istituti Superiori della città di Caserta parteciperanno attivamente all’esercitazione. Alcuni saranno appositamente truccati per simulare le ferite riportate, altri affiancheranno i volontari di Protezione civile e i militari per l’allestimento del campo di accoglienza o per i soccorsi sanitari, altri saranno operatori di sala operativa.
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