Con Jallow tornato dalla parentesi nazionale, il rientro in gruppo di Di Gennaro, Akpa Akpro e Rosina, i recuperi imminenti di Perticone e probabilmente anche di Odjer, all’appello continuerà a mancare solo Bernardini (che tornerà a disposizione soltanto nel 2019).
Nella seduta di ieri, spostata al Volpe a causa del maltempo, mister Colantuono ha concentrato l’attenzione su aspetti tattici ed in particolare sulla fase d’impostazione della manovra, al fine di renderla più rapida, meno farraginosa ed efficace. In effetti, grazie alla fisicità di molti calciatori presenti in organico, in fase di non possesso, in quanto ad occupazione degli spazi e duelli individuali, la squadra granata ha poco da temere nei confronti degli avversari.
Quando poi c’è da costruire, da sfruttare le ripartenze, da dare qualità, in attesa che i giocatori più dotati tecnicamente (come gli stessi Di Gennaro e Rosina, ma anche Anderson) facciano effettivamente la differenza e riforniscano maggiormente le punte, qualcosa non ha funzionato a dovere. Soprattutto in trasferta. Nelle statistiche dei gol segnati, dei tiri nello specchio della porta avversaria, delle occasioni create, la Salernitana non è di certo ai primissimi posti.
Eppure il potenziale offensivo dei granata sembra tutt’altro che trascurabile. In questa parte iniziale della stagione, però, l’esigenza primaria del tecnico romano è stata rappresentata dalla necessità di conferire equilibrio ad una squadra che, in un passato recente, ha imbarcato gol a grappoli. Approfittando della sosta, il trainer granata sta ora cercando di far fare ai suoi un ulteriore passo in avanti.
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