“Siamo felici di promuovere un progetto di qualità, che eleverà l’offerta culturale delle manifestazioni per Luci d’artista – ha sottolineato Loffredo – Compito di un’amministrazione è anche quello di sostenere i progetti che fanno crescere una città e che dedicano uno spazio ai nostri figli, affinché possano ampliare il proprio bagaglio culturale”.
Il punto di forza di Tempi moderni è la capacità di fare squadra con le associazioni del territorio e di lavorare in sinergia, ha chiarito il presidente Marco Russo, per realizzare “un racconto corale capace di spaziare dall’arte al cinema, dalla letteratura alla danza”. Da sabato, dunque, salernitani e turisti potranno godere “di una mostra di respiro internazionale – ha annunciato Alfonso Amendola – Savini è un artista capace di interpretare i flussi del contemporaneo attraverso un forte nervo politico, la provocazione, il desiderio, le tensioni e i conflitti”.
LA MOSTRA. Per Maurizio Savini, artista romano classe ’61, la pasta ricavata dall’albero di sapodilla non è solo un chewing gum. La gomma da masticare, dall’inconfondibile colore rosa, diventa il punto di partenza delle sue opere che vanno lette come la cartina di tornasole del cambiamento epocale della società globalizzata, in particolare del neocapitalismo. Ma l’arte di Savini va intesa anche come un modo per interpretare il senso stesso della contemporaneità. E così nel riprendere il filo della memoria, dal 15 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019 nelle stanze di Palazzo Fruscione a Salerno sarà raccolto un corpus delle opere provenienti dalla Galleria Mucciaccia di Roma e dallo studio dello stesso artista.
In parte sarà una retrospettiva ed in parte rappresenterà quel nuovo punto di partenza che ritrae il mondo con i toni del flou. La mostra è organizzata dall’associazione “Tempi Moderni”, presieduta da Marco Russo, nell’ambito della terza edizione di “Racconti del Contemporaneo”, un progetto che nasce dall’idea di trasformare lo storico palazzo della città di Salerno in un luogo d’incontro dedicato alle innovazioni artistiche e culturali.
Il tutto in un particolare periodo dell’anno per Salerno, il mese di dicembre: mentre la città si riveste di luce con le policrome installazioni en plein air, il centro storico – che verrà raccontato con visite guidate domenicali – si arricchisce di una mostra dal respiro internazionale e che sarà affiancata da un fitto programma di eventi ispirati all’immaginario di Maurizio Savini. Per sette settimane si alterneranno talk, seminari, workshop d’artista, proiezioni audiovisive e incontri musicali. Sarà organizzato anche uno spazio per i più piccoli con laboratori a tema, durante i quali il concetto di “contemporaneo” avrà un’originale rilettura tra parola scritta e segno artistico.
In occasione del ventennale dalla scomparsa di Fabrizio De Andrè, l’11 gennaio 2019 ci sarà un concerto (che gode del patrocinio morale della Fondazione De Andrè onlus) con Michele Ascolese, storico chitarrista del grande poeta e cantautore, Carlo Ghirardato, uno dei suoi interpreti più fedeli e raffinati e il violinista Domenico Ingenito. Presenta lo scrittore Diego De Silva.
Tra le sculture e le installazioni, realizzate in chewing-gum su fiberglass e legno, in esposizione a Salerno ci sarà anche l’opera dal titolo “La sindrome di Pilato” che esprime con “tenerezza” la durezza della società. Concetto che ritroviamo anche in “Zar”, scultura di 89x89x125. “Ombra e luce cadono insieme” (120x120x100), “Corona” (140x135x55), “D.N.A.” (60x60x120), “Takfir” (200×120) e “The last supper” (160x150x55) sono solo alcune delle opere in mostra a Salerno, città scelta dall’artista allievo di Gianni Dessì per proporre in anteprima anche i suoi ultimi lavori, pensati proprio per la mostra di Salerno.
Camminando tra le bianche stanze di Palazzo Fruscione sarà inevitabile rimanere contagiati dal fascino per la sperimentazione di Savini che non è limitata solo alla tecnica, ma anche ai temi e ai linguaggi. Senza dimenticare mai la contestualizzazione. “La mia idea di contemporaneo non ha nulla di definito – spiega Savini – è in piena evoluzione. Sarà che per me contemporaneo è la relazione che ho con il tempo. Non mi interessano quei linguaggi che sono dettati dal mercato. Le mie opere sono lo specchio del momento che vivo. Qui e ora, nient’altro”. Quando poi il discorso scivola sul colore e sull’approccio giocoso delle sue opere Savini aggiunge: “Quando le guardi ti strappano anche un sorriso; poi, però, quando ti fermi capisci che non c’è niente da ridere”.
L’INAUGURAZIONE. Il vernissage si terrà sabato 15 dicembre alle 19.30 presso gli spazi di Palazzo Fruscione, alla presenza dell’artista Maurizio Savini. A tagliare l’ideale nastro inaugurale saranno 27 danzatrici della scuola di Antonella Iannone, coreografate da Ketty Lanzara, con una performance in omaggio all’arte contemporanea. A seguire, alle 22.30, Eroika Pink Party, in collaborazione con il Festival Linea d’Ombra: alla consolle i deejay di Radio Capital Massimiliano Troiani e Mixo. Si prosegue domenica 16 dicembre con un doppio incontro. Alle 11.00 Savini incontrerà il pubblico presso la Fondazione Filiberto e Bianca Menna di Lungomare Trieste, mentre alle 18.30, si terrà il primo appuntamento nelle sale di Palazzo Fruscione con il regista Pappi Corsicato, che dialogherà con l’artista Maurizio Savini, Peppe D’Antonio e Alfonso Amendola.
SALA TALK. Un grande hub dove cultura e creatività scandiscono la narrazione di saperi e suggestioni attraverso il racconto affidato a parole, suoni e immagini. I martedì sono dedicati agli incontri letterari, per dare voce ai protagonisti della narrativa e della poesia. Il giovedì è a tutto talk, per una riflessione-dibattito che, partendo dalle tematiche care all’artista Maurizio Savini, sappia indagare le mille sfaccettature del contemporaneo. Il venerdì spazio alla musica, declinata in tutti i suoi generi. La domenica, fari puntati sui classici del cinema, accompagnati da presentazioni e performance. Le letture del martedì: si parte il 18/12 con “Colpa del mare e altri poemetti” di Bruno Di Pietro. Con l’autore ne discuteranno Andrea Manzi e Vincenzo Salerno; letture di Attilio Bonadies, interviene Ines Mainieri, direttrice organizzativa di Salerno Letteratura (in collaborazione con l’associazione Marco Amendolara). L’8/01 tocca a Melania Panico, autrice di “Non ero preparata”. Conduce Francesco Iannone, letture di Antonetta Capriglione (in collaborazione con l’associazione Marco Amendolara). Protagonista del 15/01 sarà la blogger Stella Pulpo con il suo “Fai uno squillo quando arrivi”. Ne parlerà con l’autrice Serena Talento. Si chiude il 22/01 con “Fragile è la notte” di Angelo Petrella, in dialogo con Franco G. Forte e Piera Carlomagno. I talk del giovedì: la mini rassegna si apre il 20/12 con “Novecento prossimo futuro” a cura di Alfonso Amendola e Barbara Cangiano. Il 27/12 focus sull’arte con “Da Arcimboldo a Warhol: quando il cibo diventa arte” con Stefania Zuliani, conduce Erminia Pellecchia; interviene Claudio Tringali, presidente della Fondazione Filiberto e Bianca Menna. Il 3/01 “Metropoli e social media society” con Alfonso Amendola, Pina De Luca, Simona Castellano, Novella Troianiello. Conduce Mariano Ragusa. Il 10/01 sarà la volta di “De-ludere: chi conduce il gioco? L’arte come terapia” con Peppe Dell’Acqua. Conduce Antonio Manzo. Si continua il 17/01 con “Pink Porn Hub: ecco come ti stravolgo la digital strategy”. Con Emanuela Ciuffoli, Erika D’Amico, Marco Pulzelli. Conduce Francesca Salemme. Il 24/01, in chiusura, si parlerà di cocktail cinema e letteratura con Amleto De Silva e Barbara Cangiano, nel dibattito su “Cosmopolitan history: quando un cocktail diventa letteratura”. Extra talk di mercoledì: il 9/01 con Gino Frezza e Mario Tirino su “Attenti al gorilla: la ricerca del desiderio attraverso gli immaginari”; Il 16/01 “Serata Corpo Novecento” a cura di Pasquale De Cristofaro, conduce Vincenzo del Gaudio.
I venerdì della musica: sei le date in programma. Per la sezione Parole e Musica, in collaborazione con il Festival Salerno Letteratura – #fuorifestival, il 21/12 la lectio di Gennaro Carillo su “Metamorfosi di un mito di metamorfosi” e il 28/12 “Ovidio e la musica”, lectio di Paolo Isotta. Due i concerti: M’Barka Ben Taleb il 4/01, in collaborazione con la Scabec S.p.A. /Regione Campania e il concerto in omaggio a Fabrizio De Andrè, l’11/01 di Carlo Ghirardato, Michele Ascolese e Domenico Ingenito, presentato da Diego de Silva (con il patrocinio morale della Fondazione De Andrè). Nell’ambito della sezione Biografie in note, a salire sul palco saranno Vincenzo Napoli, Emidio Trotta e Adele Solimene (il 18/01) e Stefano Giuliano con Fausta Colosimo il 25/01. Gli ospiti saranno accompagnati da Andrea Volpe, Carlo Pecoraro e Mario Maysse.
La domenica è cinema d’autore: si parte il 16/12 con la proiezione di: “Julian Schnabel – A private portrait “, preceduta dall’incontro con Pappi Corsicato in dialogo con Maurizio Savini, Peppe D’Antonio e Alfonso Amendola; si prosegue il 23/12 con “Jesus Christ Superstar”, in compagnia di Salvatore D’Agostino e Antonella Valitutti – performance a cura dei The LAAVers. Poi il 30/12 “The Rocky horror picture show” introdotto da Simona Fredella e Mario Perna -performance a cura dei The LAAVers- a seguire live con i Fuzz Bohemians; il 6/1 “Passione” con Gabriele Bojano, Emanuele Giampaolo e Mario e Claudio De Giovanni; “Big wednesday” (il 13/01) con Francesco Aldo Fiorentino e Tommaso Lavizzari, autori di “Surf. Un mercoledì da leoni 40 anni dopo” in dialogo con Giso Amendola – letture di Antonella Valitutti; “Hair” (il 20/01) con Marcello Napoli e Max Maffia e, per chiudere, il 27/01 con “Across the universe” in compagnia di Massimo de Divitiis, Peppe e Sara Riccio. I Tutti gli eventi si svolgeranno a Palazzo Fruscione e avranno inizio alle ore 20.00, fatta eccezione per le domeniche del cinema che avranno inizio alle 18.30 e i concerti alle ore 21.00
LE MATTINE. “Black mirror e i mondi sociali riflessi. Piccolo glossario sull’immaginario” è il titolo della sezione curata da Alfonso Giugliano, Maria Beatrice Russo, Carlo Tucci e Giorgia Ventra, sul concept di Alfonso Amendolae Mario Tirino, che si declinerà in tre incontri (28/12, 2/01 e 4/01, ore 11.00, palazzo Fruscione) dedicati alla presentazione di alcuni episodi della serie tv. Il 9 gennaio (ore 10.30, palazzo Fruscione), Manlio Castagna, partendo dal suo romanzo “Petrademone”, ci guiderà in un affascinante viaggio sul cinema degli anni ’80 con la proiezione del film “Stand by me”.
GLI EXTRA.
Da segnalare l’incontro dedicato a Sergio Vecchio– conduce Paolo Romano (23/01) e la serata Open Onlus (7/01) – conduce Concita De Luca.
In programma anche le visite guidate a Palazzo Fruscione e al complesso monumentale di San Pietro a Corte che si terranno ogni domenica e su prenotazione (in collaborazione con la Scabec s.p.A. /Regione Campania).
L’ingresso alla mostra e tutti gli eventi sono a titolo gratuito.
Ancora, grazie all’associazione Saremo Alberi Libroteca, anche i più piccoli potranno partecipare a un affascinante viaggio nell’arte contemporanea, attraverso visite guidate e laboratori creativi in uno spazio loro dedicato.
Infine, all’interno della sala scavi del palazzo è allestita una Gift Gallery, con un’accurata esposizione di giovani talenti, e nella corte un’ accogliente area Pop Up Bar , entrambi a cura di Arte & Industria-Marchesa.
L’ASSOCIAZIONE. L’associazione Tempi Moderni nasce con lo scopo di fare rete attraverso la cultura e di creare sinergie che possano rendere Salerno il punto di partenza e di riferimento per la costruzione di un laboratorio di energie e progetti capaci di fungere da volano per lo sviluppo sociale, turistico ed economico del nostro tessuto urbano. L’obiettivo è comprendere il contemporaneo, attraverso una progettazione culturale di respiro nazionale, in sinergia con le più qualificate realtà dell’associazionismo locale.
L’evento Racconti del Contemporaneo III Edizione con la Mostra “Otto anni fa era domani” è organizzato dall’Associazione Culturale Tempi Moderni, presieduta da Marco Russo, con il sostegno del Comune di Salerno, la collaborazione della Scabec, il matronato della Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee, il patrocinio di Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Fondazione Alario per Elea – Velia Onlus, Fondazione Fabrizio de Andrè Onlus, e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e Fondazione della Comunità Salernitana Onlus
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