Nel primo caso, in località “Acquabona”, il controllo dei militari ha consentito di accertare che, su di un terrazzo dato in locazione ad una società del luogo e che doveva essere un’area completamente scoperta, il locatario aveva realizzato abusivamente una sala ristorante di oltre 95 metri quadrati. Inoltre, in un locale preesistente di 50 metri quadrati sottostante il terrazzo, erano in corso di esecuzione lavori edili di sbancamento con apposizione di pilastri e pareti divisorie in cemento armato, per cui si è proceduto al sequestro di tutti gli spazi.
Il tutto era stato realizzato, ovviamente, in assenza dei richiesti titoli autorizzativi.
Il secondo sequestro, in località “Monte Brusara”, ha riguardato un fondo agricolo, dove si stavano realizzando, attraverso sbancamenti di roccia e terreno vegetale, dei volumi da utilizzare poi come ambienti. In questo caso, per eludere i controlli anche dall’alto, il cantiere era stato completamente mimetizzato con teli di plastica ricoperti a loro volta con terreno vegetale e rami secchi.
Per le violazioni accertate sono state deferite alla competente A.G., il locatario della struttura commerciale e la proprietaria del fondo agricolo, che dovranno rispondere delle violazioni in materia urbanistica e paesaggistica.
Gli abusi perpetrati ricadono, ancora una volta, all’interno del perimetro del Parco Regionale dei Monti Lattari, zona riconosciuta “patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO.
Le operazioni si sono svolte con la collaborazione del personale della Polizia Locale di Scala e degli Uffici Tecnici del Comune di Scala e Ravello.
COMUNICATO E FOTO di GUARDIA DI FINANZA SALERNO
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