“Le sublimi creazioni della dolceria salernitana – si legge sul sito ufficiale – accompagnano i lussuosi banchetti e le cerimonie fastose della Casa Reale, come testimonia un documento, ancora oggi gelosamente custodito.
Ricette della tradizione e dolci tipici legati alle festività religiose, scandiscono il trascorrere degli anni. La fama della rinomata pasticceria di Salerno supera rapidamente i confini nazionali e richiama personalità illustri: Garibaldi, Clinton, la regina Margaret, Gorbaciov e Papa Wojtyła”, è scritto sul sito.
“Ricordo con grande affetto – dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – Mario Pantaleone. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto enorme. Un maestro, storia della città di Salerno, persona straordinaria e di grande umanità. Il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia”.
Commosso anche il ricordo del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. “Era per me – sottolinea il primo cittadino – un amico caro. Una persona splendida, un artigiano orgoglioso del suo mestiere. La notizia mi lascia addolorato e incredulo. Se ne va un pezzo di storia della nostra città. Mario, con la sua storica pasticceria, rappresentava un elemento identitario di Salerno.
Ci mancherà molto anche per la sua capacità di comunicare e di essere affettuoso con i clienti e gli amici. Come Comune di Salerno ci apprestavamo a celebrare il 150esimo anno di attività della pasticceria Pantaleone. Non abbiamo avuto il tempo di farlo con lui”.
Tantissimi i messaggi di cordoglio che si aggiungono di ora in ora commemorando, anche sui social, questo “maestro” della pasticceria. “Una notizia tristissima – dicono su Fb i titolari della Pasticceria Pansa di Amalfi – scuote il mondo della pasticceria campana e salernitana proprio alla vigilia di Natale. Si spegne improvvisamente Mario Pantaleone, una persona splendida, un artigiano orgoglioso della sua professione e soprattutto della storia e della tradizione della sua famiglia.
Da oggi il proscenio della pasticceria salernitana perde una delle sue stelle più luminose”.
“Scompare – aggiunge il giornalista Luciano Pignataro – un personaggio ricco, colto, amato da tutti. Un pezzo del’antica Salerno che va via dopo aver presidiato per tutta a vita il cuore del Centro Storico a due passi dal Duomo con le sue bontà, tra cui la famosa scazzetta che l’ha reso famoso nata nel 1920”. I funerali questa mattina al Duomo di Salerno
FONTE ANSA
Oltre che un pezzo di storia è andato via davvero un signore. Ricordo quando provarono a diffamare la sua attività con la storia dei baba’ lui sempre a testa alta. Mi diceva non ti preoccupare che sono solo invidiosi. E quando la magistratura lo assolse tutti fummo contenti. La.storia non si tocca.
STORIA DI SALERNO
PROPONGO DI INSTALLARE LA S DI SALERNO, tolta dall’albero di Natale ,
in Piazza Portanova, ed installarla per il periodo delle luci sulla terrazza sopra la
pasticceria.
La Salernitanita’…. Di padre in figlio…