A chiederlo è Gigi Vicinanza della Cisal di Salerno. “Le parole del vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, mi hanno umanamente colpito.
L’azienda di Angri è un’eccellenza nel nostro territorio e questo lo confermano anche le relazioni sindacali che la realtà salernitana porta avanti da anni. Quello che è successo qualche mese fa è stato un corto circuito dettato da preoccupazioni e stati d’animo figlie del momento. Ecco perché spero che La Doria possa rivedere la sua posizione sul lavoratore licenziato.
Non si tratterebbe assolutamente di un passo indietro e una vittoria delle maestranze, ma a vincere sarebbe solo il buon senso. Alla vigilia del Santo Natale sarebbe un gesto bellissimo. Ai vertici della società di Angri chiedo di ascoltare con il cuore le parole del vescovo di Acerra.
Dopo la chiusura dello stabilimento napoletano le promesse sono state mantenute: nessun posto di lavoro è andato perso. Ora sarebbe bello vedere apporre la parola fine su quest’altra vicenda.
Il lavoratore oggetto del provvedimento dell’azienda non è un mio iscritto e non lo conosco personalmente, ma schierarsi al suo fianco è un dovere umano e personale per quanto mi riguardo. A lui auguro di trovare serenità negli affetti sinceri in questi sinceri. Sono sicuro che tutto si risolverà. Per ora voglio dargli la mia solidarietà”.
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