Tutto ciò significa anzitutto attaccare l’art. 21 della Costituzione, in quanto la libertà di informazione è essenziale per il funzionamento della nostra democrazia – ricorda Piero De Luca.
Tagliare i fondi all’editoria vuol dire mandare a casa migliaia di lavoratori, quasi tutti precari. Le testate a rischio chiusura soltanto in Campania sono sette, con decine di giovani che rischiano di trovarsi nel prossimo anno senza un posto di lavoro. Non lo permetteremo – attacca De Luca. Per queste ragioni, saremo al fianco dei giornalisti, dei professionisti dell’informazione, dei giovani precari costretti a scendere in Piazza per tutelare i propri diritti”.
Così, in una nota, il deputato Piero De Luca, capogruppo del PD in commissione Politiche europee.
Parole Sante! Avanti così Onorevole! Questo Governicchio è agli sgoccioli!
E grazie al cazzo scrivono quello che vuoi tu e quella latrina del governatore.
amico ,non è detto che dobbiamo finanziare i “giornalai “.Ritengo che ognuno finanzi la propria attività come fanno liberi professionisti ,artigiani e e commercianti.
Se vendi bene, così come fa Il fatto quotidiano, è la legge del mercato. Non si capisce il perchè del finanziamento ai giornali se non col fatto che sono funzionali a questo o a quel partito o politico di turno. Soldi che potrebbero essere destinati altrove, sanitá su tutto.
Vai Enza da Pastena, che il governo confida sulla maggiore vendita di Malox per incrementare il PIL. Non ci deludete e schiattate. La mezza pippa non sarà mai nessuno
Non capisco perchè lo stato deve finanziare giornalisti e giornali!!!!! Questi sono rigurgiti nostalgici del comunismo passato.Chi governa l’economia è il libero mercato.
Censurato perché ho scritto un mio parere a proposito del signor “ONOREVOLE”?
Avevo solo evidenziato che oltre a essere un tuttologo, ultimamente è anche un paladino della giustizia, intervenendo a favore dei deboli e degli oppressi. …..che avrei detto di male?