A far nascere il piccolo è stato il dottor Raffaele Petta, insieme ai dottori Mario Polichetti Venus Buonaiuto. La mamma, una donna salernitana che vuole mantenere l’anonimato, era stata sottoposta due anni prima ad un delicato intervento di asportazione di molti miomi per via laparoscopica.
«Questo parto – spiega all’Ansa Raffaele Petta, Direttore del reparto Gravidanza a rischio e diagnosi prenatale – pone le problematiche relative alle gravidanze in età avanzata. Nel caso specifico la gravidanza era ad altissimo rischio poiché, essendo stata la paziente sottoposta ad asportazione di molti miomi per via laparoscopia, vi era il rischio di rottura dell’utero con possibile morte del feto e la necessità di dover asportare l’utero stesso. Vi era, quindi, la necessità di prolungare il più possibile la gravidanza per evitare la nascita di un bambino prematuro con il pericolo che l’utero si potesse rompere.
Si è giunti così alla 35esima settimana, momento in cui ragionevolmente il feto non avrebbe avuto problematiche gravi». Sette anni fa nello stesso Reparto un medico 57enne partorì due gemelline, Karol Pia e Adriana Cristina. Qualche anno fa un mamma di 54 anni partorì tre gemellini sempre nel Reparto di Gravidanza a rischio del Ruggi di Salerno.
Fonte ANSA
mamma?! piuttosto direi nonna!!
Svelato finalmente il mistero della Natività!!!
55 anni…oddio mia madre era NONNA.gesto egoistico
Nessun miracolo. Sì chiama progresso scientifico!
Il progresso molte volte è regresso
Pesciolinorossosangue e perchè? soprattutto se è avvenuto con il marito e senza interventi di ingegneria genetica o di laboratorio dove sta l’egoismo? se per esempio tu avessi 30 anni e tua madre 85, la riterresti una cattiva madre? meglio a 55, voluto, con forza, o a 25 per errore o superficialità?
Ci deve essere un limite, ma non ti fare il maestro sui quai degli altri, sciacallo insensato.
Sta befana..nonna