“Una sfida – dice – che deve partire dal Sud, dalla Campania e dalle altre regioni che potranno essere coinvolte dal Referendum. Partirà dalla Campania ma avrò l’obiettivo di stimolare il dibattito. In particolare, occorre sostenere, aiutare e sollecitare, anche attraverso l’istituto referendario, le Regioni che ancora non sono partite con la richiesta di Autonomia”.
“Il Veneto e la Lombardia – ricorda Caldoro – sono già partite, la stessa Emilia Romagna è in fase avanzata, e non possiamo mettere in campo la politica dei NO o approcci vecchi e difensivi, dobbiamo rilanciare”.
“Organizzando la macroregione Sud, per governare le funzioni e semplificare i processi. Sono un convinto sostenitore dell’Autonomia, perchè credo che sia la grande riforma del Paese, il vero rinnovamento, non quello a parole, nell’interesse del Nord e del Sud.
Siamo pronti alla sfide del cambiamento, ad approfondire i temi delle autonomie, del federalismo e dei diritti che devono essere uguali per tutti, a partire da sanità istruzione e sicurezza.
Dobbiamo pretendere l’applicazione dei principi di garanzia per tutti, a partire dai fabbisogni standard, contenuti in una legge importante, la numero 42 del federalismo fiscale, che è giusto definire legge Berlusconi, alla quale hanno lavorato Calderoli a tanti ministri di Fi, e anche il sottoscritto. Una legge che garantisce l’autonomia differenziata pur mantenendo l’unità del Paese. Stessi diritti e risorse per un cittadino di Milano o di Napoli , Salerno o Torino”.
“Ho lavorato – ha detto – in questi giorni con i capigruppo Gelmini-Bernini, il vicepresidente Tajani e il senatore Galliani: stiamo mettendo a punto un testo base, ma prima del via definitivo voglio prima ascoltare tutti, perchè il territorio va sentito e sondato, sempre, prima di ogni cosa”.
A Cava ha rilanciato Gasparri. “Penso che accanto all’esaltazione delle autonomie dei territori, che un Sud ricco di tradizione non deve affrontare con timore ma forte della sua storia, una forma forte di democrazia diretta, il presidenzialismo, vada rilanciato”. Ha detto a Cava de’ Tirreni (Salerno) il senatore Maurizio, intervenuto durante l’incontro della scuola di formazione politica ‘Domenico Gasparri-Costruire Liberta’.
“Noi – ha proseguito Gasparri – anche nella lunga storia del centrodestra, abbiamo sempre detto che a federalismo, autonomia, maggiore potere dei territori, dovevano essere affiancati da un momento forte di coesione democratica e nazionale”. Secondo Gasparri “federalismo, autonomie e presidenzialismo sono momenti che devono coesistere”.
L’unica cosa che non dovrebbe esistere più è il perpetuarsi di intere generazioni di politici(Gasparri dal fu MSI ad AN ed ora FI, Caldoro dal fu PSI a FI, perennemente attaccati alla poltrona e capaci di saltimbancare da un partito all’altro pur di sopravvivere in quelle cariche elettive dal momento che la vita lavorativa attiva al di fuori della politica per loro non esiste e che purtroppo gli elettori continuano aihmè ad eleggere………..Tutto cambia perchè nulla cambi!
Scusate, ma tutto quello spazio a Bossi e soci chi lo ha dato all’inizio? Era il centrodestra, o sbaglio? Le conseguenze sono queste, oltre a quelle disastrose sul Sud
Vecchi tomboni vi vedo molto stanchi e affaticati.L’unica certezza per il meridione è Matteo Salvini.
c era anche il figliolo gi giggino la porpetta …….il sud è veramente e irrimediabilmente morto.
Allora stiamo proprio freschi