In sofferenza anche la medicina generale con richieste di posti aggiuntivi.
Per fronteggiare l’emergenza il manager dell’Ospedale Ruggi ha istituito un tavolo tecnico permanente per affrontare le criticità. L’incontro che si occuperà dell’area dell’emergenza e degli imbuti che si creano nel trasferimento ai reparti, si svolgerà per la prima volta domani.
A scriverlo Il Mattino oggi in edicola. Il numero di accessi, che si attestano intorno ai 350 al giorno, con punte di 500 nei periodi di emergenza, testimonia un progressivo aumento di utenti al Ruggi, dove si è passati dai 78mila del 2017 ai 95mila del 2018. Ben 17mila in più in un solo anno.
L’impossibilità di ricoverare i pazienti è il principale motivo del sovraffollamento. Si concretizza, così, una condizione di congestione del sistema, caratterizzata dalla permanenza inappropriata di pazienti in attesa di ricovero, con alti bisogni assistenziali e che assorbono risorse umane e organizzative
Vera vergogna per i pazienti che vengono ricoverati in pronto soccorso. Letti ammassati, no distinzione maschi-femmine, dignita’ della persona ZERO. I medici sono pochi e con poca esperienza, personale infermieristico uguale e quindi fatta la frittata, Esperienza diretta DRAMMATICA , DA TERZO MONDO (ripeto in modo particolare NON RISPETTO DIGNITA’ DEI PAZIENTI, non possono coesistere maschi e femmine nello stesso perimetro, signore ultraottantenni in stato di incoscienza quasi svestite e parenti che entrano come se fosse Hall del GRAND HOTEL), UNA VERA GRANDE VERGOGNA DELLA SANITA’. Ci andassero i politici ed i loro parenti in quel lazzaretto!!!!!!!!!!!!!