Salerno: 22 i clan. In città due gruppi riconducibili a Panella D’Agostino

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Sono 22 i clan camorristici presenti sul territorio della provincia di Salerno di cui, sono state rivisitate in concreto le zone di influenza, l’effettiva operatività criminale sul territorio e gli organigrammi. Il quadro viene fuori dalla relazione effettuata dal Questore di Salerno.

“L’arresto dei personaggi di maggiore spessore criminale delle varie organizzazioni ha determinato un affievolimento dell’effettiva operatività criminale dei clan nelle diverse realtà territoriali”. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola

Le principali attività delittuosi di codeste organizzazioni criminali restano usura, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti anche a livello internazionale.

Le indagini della Squadra Mobile di Salerno hanno anche accertato che sia a Salerno città che nella Piana del Sele e nell’Agro la costante presenza di soggetti recentemente scarcerati e storicamente inseriti in consorterie criminali, territorialmente ancora attive, allo scopo di riprendere il vecchio ruolo criminale relazionandosi con le nuove leve e non disdegnando di arrivare anche allo scontro in situazioni di concreta criticità.

Nella città di Salerno, come riportato dalla relazione dei carabinieri, invece, si evidenzia l’esistenza di due gruppi criminali entrambi capeggiati da Ciro Marigliano legato al clan Panella – D’Agostino attivo nel capoluogo salernitano

Fonte Le Cronache oggi in edicola

6 Commenti

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  • Ma cosa ci perdete a scrivere provincia di Salerno invece che Salerno dando l’impressione che in città ci siano più clan che abitanti? Ho l’impressione che rilanciate notizie di giornali con sede nel capoluogo regionale, che identificano la città capoluogo con la provincia esattamente come accade per la famosa classifica del sole 24. Salerno città è da decenni luogo di reciclaggio e spartizione di appalti sotto l’influenza dei clan dell’Agro, del casertano e di qualche ndrina calabrese che usufruisce del porto per l’importazione di cocaina. La camorra locale, sin dagli anni 90, è poco più che comune delinquanza da strada che si spartisce lo spaccio al minuto e spesso si scontra per poche centinaia di euro.

  • E intanto i ministri della Giustizia e dell’Interno passano il tempo a farsi selfie, sul piatto di pasta, la nutella, sui migranti e su Battisti, voglio sapere quando andranno sotto casa di questa gentaglia “italiana” ad arrestarli e a buttare la chiave quando? quando? Andategli a sequestrare tutti i beni e con quei soldi date il reddito di cittadinanza a chi ha veramente bisogno, altro che tagliare le pensioni o dare il reddito a parcheggiatori abusivi e lavoratori a nero!!

  • x AnonimoSa
    Sei ridicolo. Quando si parla della provincia di Napoli si può e si deve dire Napoli quando invece si tratta della provincia di Salerno non si può e non si deve pronunciare il nome del capoluogo.
    Ma chi pensate di essere. Siete solo un popolo senza storia e senza coscienza, arroganti e saccenti.

  • Ma stai zitto e vai in ginocchio dal tuo Re Padrone FRANCESE BORBONE e ora fatti un caffè con la macchinetta a rovescia francese o con la Moka inventata al nord Italia!!

  • Calma, calma. Ho solo fatto presente che dal titolo dell’articolo si evinceva che nella città di Salerno operassero ben 22 clan di camorra, cosa che mi sembrava inverosimile conoscendo bene sia le dimensioni che la storia criminale della città. Voglio farle presente che attualmente la provincia di Napoli corrisponde all’omonima città metropolitana, che ha una popolazione di oltre 3 milioni di abitanti distribuiti su poco più di 1000 kmq mentre la provincia di Salerno conta circa un terzo degli abitanti distribuiti sul doppio della superficie. Ergo, tecnicamente parlare di Napoli riferendosi a uno qualsiasi dei 92 comuni della sua area metropolitana è corretto; parlare di Salerno riferendosi a uno dei comuni della sua provincia è semanticamente scorretto, così come lo sarebbe dire Caserta per riferirsi a Mondragone. Non ho espresso alcuna valutazione di merito sull’antropologia e sulla storia di un popolo, cosa che invece ha fatto lei dall’altro della sua superiorità etica che le deriverebbe dal solo fatto di dichiararsi partenopeo. Le suggerisco di approfondire i suoi studi di storia e geografia perché la cultura di una città non si tramanda automaticamente ai suoi cittadini per diritto di nascita.

  • Quanta inutile boria, ti scaldi per niente. Provincia di Napoli= Città metropolitana di Napoli, semplice. Calmati che lo sappiamo già che l’unica città al mondo ad avere storia e coscienza è Napoli, tutta la cultura sta solo a Napoli mentre le cose brutte stanno in tutte le città. Sono secoli che ci abboffate la capa, l’abbiamo capita la canzone.

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