«Sappiamo che ‘Superluna’ non è un termine scientifico, ma ha il pregio – osserva Masi – di trasferire in modo efficace il significato che la fase di luna piena è vicina al perigeo, ossia al punto dell’orbita lunare che corrisponde alla minima distanza dalla Terra. Questo fa apparire la luna piena più luminosa e circa il 7% più grande di una luna piena normale».
«La Luna percorre intorno alla Terra un’orbita molto schiacciata, nella quale ogni mese tocca la distanza minima (perigeo) e quella massima (apogeo): la Superluna si ha ogni volta che la Luna piena si avvicina molto all’orario del perigeo. Mai, per tutto il 2019, avremo una Luna piena più vicina di così», osserva Masi.
Quella del 19 febbraio è anche la seconda Superluna del 2019, dopo quella che ha coinciso con l’eclissi della notte fra il 20 e il 21 gennaio, con la suggestiva ‘alba della Luna rossa’. promette di essere suggestivo anche il terzo appuntamento con una Superluna dall’inizio dell’anno: è per il 21 marzo, a ridosso con l’equinozio di primavera.
Anche gli astrofili si stanno preparando allo spettacolo, con serate di osservazioni e, sperando nel cielo sereno, invitano soprattutto a fotografare la Superluna. “Le maggiori dimensioni della Superluna non sono così evidenti e per apprezzare meglio la differenza rispetto a una luna piena normale interessante riprendere immagini dell’evento”, è l’invito di Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai).
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