Tuttavia, le associazioni locali, nonostante il rinvio, hanno tenuto a precisare che fino al pomeriggio del 26 febbraio, giorno in cui era previsto l’incontro, un centinaio di cittadini interessati al tema, oggetto del dibattito, hanno presidiato piazza “E. Imperio”, davanti al Palazzo Vanvitelliano, sede municipale, a dimostrazione dell’attenzione verso alcuni argomenti, tra cui PUC e IMU agricola, considerati di primaria importanza.
I cittadini, quindi, hanno voluto mantenere alto il livello di guardia su queste tematiche, puntando i riflettori sulla necessità di cambiamento del Puc e sulla richiesta di evitare e/o ridurre le imposizioni fiscali relative all’Imu agricola, gravate dall’ulteriore fardello delle ingiunzioni di pagamento, che hanno inciso, e non poco, sulle tasche dei contribuenti, in particolar modo dei proprietari terrieri.
I membri di “Amici della Terra”, tengono a precisare la loro posizione non vuole esprimere alcun tipo di contestazione nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale. Le perplessità riguardano esclusivamente il Puc redatto dalle precedenti amministrazioni. L’intenzione dell’associazione socio-culturale è quella di avanzare proposte al fine di migliorare lo strumento di regolazione urbanistica per tutelare al meglio il territorio che, in caso contrario, rischierebbe una cementificazione selvaggia, per il modo in cui è attualmente concepito il Puc.
Sull’Imu agricola, invece, alcuni proprietari terrieri sarebbero addirittura disposti ad offrire i loro terreni al Comune pur di liberarsi da questa tassazione. Anche l’annunciata riduzione dei valori venali, per “Gli Amici della Terra” darà solo un piccolo sollievo senza risolvere del tutto il problema. Un problema che risiede principalmente nel Puc, che andrebbe annullato e rifatto da zero.
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