L’Ancella del Signore
Chi o sa chi l’ha deciso di privare ai cari tuoi agli amici, a tutti noi d’ammirare il tuo sorriso
fresco, semplice e solare. Chi lo sa chi l’ha deciso di negare, all’improvviso, a tua mamma, a papà tuo di specchiarsi nel tuo viso nei tuoi occhi sorridenti: il tuo sguardo, con orgoglio,
li rendeva assai contenti.
Chi lo sa chi l’ha deciso di proibire al nuovo cielo, all’aurora, al vento, al mare, d’altre volte accarezzare la tua candida bellezza con quell’alito di brezza che dai lidi di Salerno, dai pontili e la Costiera risaliva su in collina per baciarti la mattina.
Chi lo sa chi ha deciso, cara, dolce Federica, d’afferrare la tua Vita e condurla in Paradiso!?…
Ora lì, nel nuovo giorno, nell’aurora all’orizzonte fra le nuvole al tramonto tu sei l’Angelo più bello: lì nel Regno della Luce sei l’Ancella del Signore.
E con Fede, con Amore e la Pace dentro al cuore, tu, da quel beato Luogo, il cammino guiderai e sui sogni veglierai della mamma e del papà!
Ti saluterò Stellina lì nell’arco della Pace: nella sua splendente Luce io ti sentirò vicina!
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