Sono alcune delle proposte avanzate da Cgil, Cisl e Uil alla direzione strategica del Ruggi per sopperire al sovraffollamento.
Un iperafflusso che, stando anche ai dati degli esperti, è destinato a perdurare nel tempo. Bisogna abituarsi, dunque, ad avere dei reparti particolarmente affollati.
La mancanza di un’adeguata funzione di filtro da parte della medicina del territorio, quindi, insieme a tempi di stazionamento sempre più lunghi, sia per gli utenti che richiedono prestazioni semplici e rapide dimissioni, sia per quelli che necessitano di ricovero e che devono attendere la disponibilità di posti letto nei reparti, «generano la tempesta perfetta – come si legge nella nota di Cgil, Cisl e Uil – tra inadeguatezza degli spazi e delle attrezzature, personale sempre più stressato da una condizione lavorativa ormai intollerabile, reparti di degenza come le medicine, la cardiologia, la pneumologia, la neurologia, la pediatria che a loro volta si vedono richiedere l’aumento dei ricoveri senza adeguamento del personale e quindi hanno enormi difficoltà a garantire i livelli essenziali di assistenza».
i medici di base si limitano a scrivere… la guardia medica invia al pronto soccorso… al pronto soccorso c’e’ un chirurgo e un medico …punto…
questa è la realtà.
quando decideranno di assumere e pagare l’indennità di pronto soccorso, che è doverosa, avremo una sanità moderna…
vorremmo sapere cosa blocca queste semplici mosse da fare..