Una mossa, questa, che anticipa una più grande rivoluzione, ovvero il passaggio al DVB-T2, il nuovo standard di trasmissione televisiva digitale terrestre con codifica HEVC.
Mpeg-4: inizia il conto alla rovescia, chi dovrà cambiare televisore?
Grazie al passaggio allo standard Mpeg-4 sarà possibile iniziare a liberare qualche frequenza per il 5G dalla banda 700 MHz, dal momento in cui questo standard – tra l’altro è un formato al quale siamo ormai da tempo abituati ad avere nei video su Internet – riesce a far includere diversi contenuti in uno stesso spazio.
Lo switch off allo standard di codifica Mpeg-4 costringerà numerosi italiani a cambiare televisore, o comunque ad acquistare un decoder… ma non tutti sono obbligati a farlo. Questo standard, infatti, è ormai da oltre un decennio utilizzato dai televisori italiani, tuttavia, secondo quanto stimato dal Mise, esistono ancora circa dieci milioni di TV ferme al formato precedente, il Mpeg-2, appunto.
Per capire se la TV in casa rientra tra quei dieci milioni di televisori fermi al Mpeg-2, occorre semplicemente collegarsi ad un canale HD del digitale terrestre (a cominciare dal canale 501). Se non si è in grado di vedere il segnale e compare un messaggio di errore, allora ciò significa che la TV non supporta il formato Mpeg-4. Per adattarsi a questo standard può risultare sufficiente acquistare un decoder zapper, o comunque approfittarne per acquistare un nuovo televisore che permetta anche di sfruttare le tecnologie future.
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