Una tragedia che la famiglia aveva vissuto già con il papà del giovane che si era spento durante il sonno. Martedì il corpo del giovane è stato restituito alla famiglia per la sepoltura.
Il giorno precedente, Alessandro era stato commemorato durante una affollata cerimonia religiosa. Un punto di riferimento, un amico, un fratello, ricordano dalla Longobarda. «Un capitano – racconta Cristian Verderame – Alessandro era una persona che anche in una circostanza così avrebbe fatto una delle sue solite e divertenti battute».
Un professionista del calcio, ha militato anche nella serie B in Belgio e poi nella primavera della Salernitana. «Poi – racconta ancora Verderame – è stato uno delle nostre colonne per circa quattro anni. La famiglia Salentino è stata sempre parte integrante della Longobarda. Alessandro ha portato quel tocco in più a questa squadra. E qualche mattina fa ha spiazzato tutti, lasciandoci nello sconforto».
Fonte Le Cronache
Ma perché avevate dubbi sulle cause naturali? L’autopsia è stata disposta perché il giovane ha svolto attività agonistica e, dunque, occorreva capire se fosse presente una qualche anomalia cardiaca sfuggita ai controlli. In genere la morte nel sonno è causata da un’aritmia ovvero da una problematica di natura cardio-respiratoria. Un edema polmonare, ad esempio. Difficile un infarto. Non è da escludere la stessa causa o simile che ha determinato la morte di Astori.