Il bottino dell’Irno non si ferma lì. La pattuglia portata a Sabaudia dagli allenatori Francesco Alvino e Rosario Pappalardo, è numerosa: conta trentatré fra allievi cadetti, ragazzi e juniores, che salgono sul podio ventisei volte. E alla fine si contano, oltre le dieci d’oro, otto medaglie d’argento e otto di bronzo.
Salgono sul secondo gradino del podio Jorge Carlo Riccardi, Francesco Farina, Mario D’Acunto, Marco Torre, Maria Cristina Alvino, Giuseppe Artiom Casale, Pietro Iannicelli, Andrea Bottigliero, Roberta Bottigliero, Marina Guadagno, Gioconda Iannicelli, Anna Reznikova. In singolo 7,20 è argento per i cadetti Riccardi e Farina, e quest’ultimo bissa poi l’argento in due senza con Mario D’Acunto, per gli allievi Marco Torre e Maria Cristina Alvino, e in categoria ragazzi per Casale Artiom, per il doppio Iannicelli – Bottigliero e per il quattro di coppia femminile Bottigliero – Guadagno – Iannicelli – Reznikova.
Otto le medaglie di bronzo per gli allievi Riccardi, Chirico, Alvino, per i due doppi Sara e Rebecca Langella e Campione – Ricciardi, per il due senza ragazzi Belfiore – Memoli che vincono una seconda medaglia di bronzo in quattro senza con Delli Carri e Iannicelli, e per De Martino e Dell’Acqua in due senza juniores. Tutto ciò nel confronto con avversari di alto livello, come è tradizione per i meeting di canottaggio a Sabaudia.
Si fanno onore anche i master, e non poteva essere altrimenti: Luigi Galizia e Alfonso Sanseverino, rispettivamente 60 e 64 anni, vincono sugli equipaggi romani del Rumon e dell’Aniene in doppio master F, conducendo la gara fin dalla partenza e staccando di cinque secondi la barca del Rumon. Ed è l’undicesima medaglia d’oro per l’Irno. Prossima sfida il campionato italiano a metà luglio a Ravenna cui parteciperanno in quattro di coppia.
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