Dopo i saluti del Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo salernitano Sebastiano Martelli, interverranno gli storici Simona Colarizi dell’Università La Sapienza di Roma, Pietro Cavallo e Carmine Pinto dell’Università di Salerno. Saranno presenti gli autori.
Il primo governo organico di Centrosinistra (4 dicembre 1963), con l’ingresso del Psi nella «stanza dei bottoni», è l’emblema delle occasioni mancate dalla classe dirigente italiana. Quella che si attuerà, alla fine, sarà una «riforma riformata», nata nella testa dei socialisti e finita nelle mani dei democristiani. Massimiliano Amato e Marcello Ravveduto, con questo libro, non si fermano però solo ai palazzi del Potere e ai difficili equilibri interni tra le forze che appoggiano il Centrosinistra, ma cercano di scorgere il volto dell’Italia del Miracolo celato dietro il racconto del conflitto politico: l’urbanesimo della speculazione edilizia; le auto che mutano il paesaggio; la famiglia che modifica usi e costumi; i giovani e le donne che pretendono di essere protagonisti della modernità; i braccianti che sciamano verso le città; gli operai che agognano il possesso della casa, dell’utilitaria, della televisione e degli elettrodomestici.
Si coglie con nettezza una distanza tra i desideri degli italiani e le prospettive dei partiti. Mentre i politici discutono, interpretando il Miracolo come una crisi di crescita, i cittadini sono attratti da un’unica grande meta: il ceto medio come conquista sociale. Un’aspirazione che, tra luci e ombre, unifica la formazione dell’immaginario collettivo – musica, letteratura, cinema, televisione e filmini in Super 8, prezioso occhio meccanico che ci mostra un Paese che cambia – con il susseguirsi di luoghi comuni e stereotipi: gli italiani, più che giurare fedeltà al cattolicesimo, sono conquistati dalla «religione dei consumi», fulcro e sostanza della «mutazione antropologica» pasoliniana.
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