Livello alto. E partenze di massa, come usa nel fondo, senza corsie e senza paracadute. Quindi si parte, al via dell’arbitro, quando si riesce a sentirlo, e via, sperando di non scontrarsi con le pagaie altrui.
Per l’Irno un singolista senior, Andrea Greco, da poco tornato alle gare, dopo una lunga pausa, e quattro juniores: Angelo Di Giacomo, Dario Donadio, Antonio Mari e Gianmarco De Simone. Equipaggio da poco assemblato, con solo un mese di allenamenti alle spalle.
Si parte e a Mantova, nella bagarre generale del via, si va.
Non ci sono batterie, non ci sono qualificazioni o semifinali. C’è una finale e basta. Anzi, una finalissima. Tutti insieme, atleti titolati e atleti più giovani che vogliono crescere.
Nella tirata dei K1 si parte in trentaquattro e si arriva in ventotto. Vince il campione italiano in carica, Filippo Vincenzi del Cus Milano, in 20’ 17”. Dietro di lui la Canottieri Lecco, il Centro Sportivo dei Carabinieri, la Polizia di Stato. Andrea Greco dell’Irno è 25° in 25’14”. “Ma era difficile fare di più. Accanto mi passavano campioni italiani e atleti olimpici”. Comunque benissimo: “E’ stata una esperienza utilissima”.
E molto buono è il 7° posto del K4 juniores, un equipaggio nuovo di zecca, che a un certo punto era 4°, e ha tagliato il traguardo in 21’16” lasciandosi dietro un equipaggio titolato come quello dell’Idroscalo.
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