“Ringrazio il Coni che ci ha ospitato nella “casa degli sport” e Paola Berardino-ha esordito Gianfranco Camisa, presidente della ANSMeS Salerno-sicuramente, il convegno è stato interessante. Io che ho praticato la pallanuoto, non conoscevo questo nuovo tipo di allenamento. Penso che sia stato utile a tutti, quanto ci ha detto Giuliano De Crescenzo.”
“Ospitiamo sempre di buon grado eventi legati allo sport-il commento di Paola Berardino-anche questo aspetto, che propone tecniche di allenamento mentale, rappresenta una ulteriore importante evoluzione per il nostro mondo.”
“Tutto quello che facciamo è concepito in testa, il coach insegna la tecnica, ma allena pure la mente-ha detto Giuliano De Crescenzo, con trascorsi nel kung fu, alla scuola del maestro Dario Ambra, attualmente atleta professionista di equitazione e mental coach sport e life-io lavoro sul cambiamento e dovremo far passare i nostri allievi dal concetto del “solo se”, che comporta il mettere clausole e paletti alla prestazione, al “come se”, che rappresenta la capacità di un atleta di gestire la propria mente, ad esempio voglio battere questo colpo come se fossi Agassi. Ci dobbiamo trattare bene, non dividere le cose della vita in positive o negative, ma in funzionali e non funzionali. L’assunto di base è dove va il pensiero, l’energia fluisce. Il primo step è la motivazione, il motivo per il quale agisco, poi l’autostima, intesa come una stima di se stessi, cosa manca e cosa posso fare per ottenerlo senza giudicarmi, quindi il terzo step, gli obiettivi standard o smart. Lo standard è un macro obiettivo, qualcosa a cui voglio arrivare, più è alto, più mi allenerò e migliorerò. Smart, invece, è acronimo di specifico, misurabile, orientato all’azione, realistico e orientato nel tempo. Puntiamo in definitiva a far stare in armonia.”
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