Lo studio evidenzia, altresì, uno scaglionamento delle partenze nell’arco delle due settimane. Un primo gruppo di oltre 5 milioni di persone, sarebbe già partito per la festività di domenica 21 aprile.
Le mete preferite restano quelle lungo la Penisola che consentono di ottimizzare il tempo a disposizione. tra i vacanzieri c’è anche un 14% che varca le frontiere.
Il 40% predilige le località di mare, anche grazie al bel tempo e alle temperature più che primaverili; con il 27%, seguono i parchi naturali, montagna e campagna. La maggior parte, ne ha approfittato per riaprire le case di proprietà, o prendere appartamenti in affitto. Poi la scelta cade anche su alberghi, b&b e agriturismi, dove per il ponte di Pasqua e Pasquetta in corso si prevedono tra italiani e stranieri almeno un milione di presenze a tavola, con un aumento record 15%, rispetto al 2018.
Tuttavia, secondo la organizzazione degli agricoltori, a Pasqua l’80% cerca la tradizione a tavola. Presso gli agriturismi – meta preferita – c’è anche la possibilità di assaporare i piatti della cultura popolare locale, cucinati dagli agrichef, i cuochi contadini che utilizzano i prodotti da loro stessi coltivati in azienda.
Per Pasqua gli agriturismi rappresentano, dunque, l’alternativa più prossima alla cucina casalinga, con la possibilità di gustare ricette conservate da generazioni nelle campagne. La buona tavola, otre ad esser diventata la principale voce del budget turistico, sempre più spesso indirizza la scelta delle destinazioni.
Non a caso il 59% dei turisti italiani, nella individuazione della destinazione del viaggio, stima come “importante o importantissima” la presenza di un’offerta enogastronomica. Secondo l’ultimo Rapporto sul turismo enogastronomico 2019, il 39% apprezza la visita ad un’azienda agricola; il 31% a una cantina; il 27% ad un caseificio.
La tendenza degli ospiti, grandi richieste nonostante, è ancora quella della prenotazione last minute, ma per scegliere l’agriturismo giusto la Coldiretti consiglia di optare per aziende accreditate da associazioni e di rivolgersi su internet a siti su cui è possibile confrontare le diverse offerte.
Alla folta legione di turisti si aggiunge lo sterminato esercito dei puristi del casatiello, della soppressata e della pastiera che, pur di non rinunciare alla inossidabile tradizione, si ritrovano in famiglia o fuori porta con gli amici per condividere il piacere dei sapori della tradizione. Il dato finale è che, tra ieri ed oggi, ovunque ci troviamo la battaglia della tavola è decisamente dura, ma per fortuna è di quelle in cui combattere è una festa.
Tony Ardito
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