Tra le innovazioni previste dal Piano, il miglioramento della mobilità urbana attraverso la realizzazione di una tangenziale ovest e l’implementazione dell’uscita autostradale, la migliore fruizione dei centri storici con innesti e parcheggi realizzati in maniera non invasiva ma pensati per garantire nuovi servizi senza intaccare il tessuto storico dei borghi antichi recentemente riqualificati come capo Sava, Aiello, Casal Siniscalco e Casal Napoli.
«Quando un Piano Urbanistico è fatto per difendere gli alberi e non i palazzinari, è un Piano che salva la cultura della comunità – ha sottolineato il sindaco Giovanni Moscatiello – la piattaforma generale urbanistica disegnata va interpretata come un grande Piano che racchiude 200 mini-interventi, perché, oltre ai macro-progetti come Città dei Giovani ed il Social Housing, ci sono una miriade di piccoli interventi risolutivi di problematiche specifiche (la stradina troppo stretta, la curva pericolosa, etc.). Il Piano, che ha recepito i suggerimenti e le idee del concorso per urbanisti under40 e del PUC dei bambini redatto dagli alunni delle scuole, sarà presentato alla città il prossimo 14 aprile. Lo illustreremo ai cittadini, agli imprenditori, agli artigiani, alle associazioni, ai professionisti, a tutti coloro che immaginano la Baronissi del futuro sempre più a misura d’uomo».
La “mission” del P.U.C., è nella individuazione di interventi tesi alla riqualificazione ambientale della città, fra cui: lo stimolo dell’efficienza energetica negli edifici esistenti; il miglioramento del metabolismo urbano, implementando strategie tese al miglioramento della raccolta differenziata e la gestione ed il recupero delle acque piovane; la spinta alle energie rinnovabili; il riuso dei suoli (con la riconversione o il riutilizzo di aree dismesse abbandonate e non utilizzate) come strategia chiave per contribuire alla riduzione del consumo di suolo e combattere la dispersione insediativa; la protezione della natura, del paesaggio e delle risorse agricole intorno alla città ed il rafforzamento dei loro legami o delle loro articolazioni con la città (per esempio con le cinture verdi e/o i corridoi connessi ed in continuità con il Parco Diecimari, il Parco fluviale dell’Irno, il Monte Stella e gli spazi pubblici), il “regreening” della città esistente, tendendo al raggiungimento di un obiettivo ambizioso, ma non impossibile: diventare la “città più verde” d’Italia, ovvero la città con il più alto rapporto tra abitante e mq di verde attrezzato.
«Il Piano ha standard doppi rispetto ai parametri minimi fissati dalla legge – ha aggiunto l’assessore all’Urbanistica Sabatino Ingino – a partire dalle strutture scolastiche sino ad arrivare alle aree produttive». Alla luce della decisione assunte in sede di conferenza d’ambito, il P.U.C del Comune di Baronissi prevede uno sviluppo insediativo di tipo “residenziale” pari a 1.302 alloggi. Alla scadenza decennale del piano quindi Baronissi avrà una popolazione pari a 19.656 abitanti, 2.759 in più rispetto agli attuali.
DATI RIASSUNTIVI:
Verde attrezzato per abitante 20
Nuove aree per attività Produttive m2 : 95.847
(di cui artigianali/industriali “D3” 10.354 e produttive multifunzionali “D4” 85.493);
Nuove aree per complessi commerciali D5 m2: 39.154
Nuove aree a Verde Attrezzato m2 91.689
Nuovo Parco pubblico area Convento: m2 31.670;
Aree per strutture Scolastiche di previsione: m2 65.564;
Nuove aree per parcheggi pubblici: m2 28.365
Nuove aree per attrezzature di interesse Comune: m2 43.433
Il PIANO URBANISTICO COMUNALE (P.U.C.) è stato redatto dall’ufficio di piano comunale diretto dall’arch. Fiorenzo Manzo e composto dall’ing. Raffaella Petrone e con la collaborazione dell’ing. Maurizio De Simone.
Gli aspetti Specialistici sono stati curati da:
Aspetti Geologici: geologo dott. Angelo Di Rosario;
Valutazione Ambientale – VAS – : arch. Cristoforo Pacella;
Studi Agronomici: dott. Aurelio Memoli – Studio ACTA-
Piano di Zonizzazione Acustica: – Ing. Giovanni Cannoniero.
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