“Ho fatto la triennale lì – afferma un’ex studentessa – e per tre anni ho dovuto litigare ogni giorno con questi individui perché ho scelto di non pagarli. Sono stata spesso minacciata, una volta non ho potuto proprio parcheggiare perché mi è stato impedito. Sono tornata in facoltà e la situazione non è cambiata, è impossibile per gli studenti parcheggiare in zona senza rischiare danni da parte di questi criminali. Tra l’altro uno di loro è stato poi fermato negli anni dalla polizia per furti a ragazzi al centro storico di sabato sera”.
“Atteggiamenti del genere – prosegue Borrelli – denotano, qualora fosse necessaria un’ulteriore conferma, che siamo di fronte ad un fenomeno criminale messo in atto da soggetti che, a vario titolo, sono più o meno organico ai clan camorristici. Nonostante i nostri continui appelli il ministro Salvini non si è impegnato in alcun modo per emanare i decreti attuativi della norma che prevede l’arresto dei parcheggiatori abusivi.
Purtroppo la superficialità con cui il ministro ha trattato un problema così grave e attuale ha determinato negli estorsori della sosta una rinnovata convinzione di essere impuniti e incontrastati. Nonostante il suo lassismo il nostro impegno contro questa metastasi che affligge le nostre città prosegue senza sosta”
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