“In occasione della seduta monotematica sul fiume Sarno non potevo esimermi dall’intervenire. Da cittadina scafatese mi trovo a vivere insieme ai miei concittadini disagi e problematiche connesse all’inquinamento di questo corso fluviale. Sappiamo tutti che la risoluzione definitiva degli allagamenti e delle esondazioni del fiume può avvenire solo attraverso il Grande progetto Sarno, che prevede interventi di natura idraulica e che si avvale di metodologie già sperimentate nelle più grandi città europee e nel rispetto delle norme vigenti. La sospensiva del Tar rappresenta un danno enorme nonché un rallentamento delle procedure.
Rischiamo di far tornare in Europa 210 milioni di euro e di vanificare l’altro importante finanziamento di 37 milioni euro, stanziato con la delibera per l’accelerazione della spesa, per la realizzazione della rete fognaria di Scafati, Boscorale, Calvanico e Siano, due progetti complementari. In qualità di consigliere regionale, invito, chi si oppone in maniera strumentale, gli ambientalisti di facciata, a far prevalere il senso di responsabilità, perché continuare su questa posizione ostruzionista significherebbe dimostrare di essere i soli, i veri, nemici di questo territorio. Lo dobbiamo al nostro territorio, a noi, ma soprattutto ai nostri figli”.
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