«Era stato sottoscritto tra il Comune di Eboli e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino uno specifico Protocollo di Intesa avente come scopo primario la valorizzazione integrata del patrimonio culturale diffuso sul territorio comunale – ricorda il sindaco Massimo Cariello -. Il nostro è un territorio interessato dalla presenza di notevoli complessi archeologici, di grande interesse storico, ed abbiamo condiviso un percorso di salvaguardia e manutenzione, unitamente ad un piano di promozione, in accordo con la Soprintendenza: un nuovo modello a cui i territori potranno ispirarsi.
Tutto è stato possibile per l’ottima sinergia con la Soprintendenza e con il responsabile, Francesca Casule, a cui vanno i nostri ringraziamenti». Il territorio comunale vanta siti archeologici di interesse assoluto, come l’area di Montedoro, i cui rinvenimenti sono conservati presso il Museo Archeologico Nazionale di Eboli, il quartiere artigianale detto de “Le Fornaci Romane” e il vasto complesso di una domus di epoca romana in località Fontanelle.
«L’avviso di manifestazione di interesse – spiega l’assessore con delega alla cultura, Angela Lamonica – punta alla selezione di privati che, di concerto con l’Ente comunale e secondo gli indirizzi concordati con la Soprintendenza nel Protocollo di Intesa, provvedano alle attività di manutenzione ordinaria, quali diserbo, pulizia dei percorsi, fruizione dei siti, organizzazione delle visite e valorizzazione dei complessi archeologici, concedendoli in comodato d’uso gratuito per la durata dell’affidamento di cinque anni. Un’azione di salvaguardia, ma anche di promozione del nostro territorio».
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