L’assessore Cosenza ha ricordato che “il Consiglio regionale ha anche impegnato la Giunta regionale ad avere un luogo di confronto in sede di Commissione ambiente per la discussione dei rilievi emersi dai comuni interessati e dal Consiglio regionale” e che “in sede di programmazione dei finanziamenti si promuova un progetto condiviso dalla creazione di un Parco Fluviale Naturale che valorizzi le preesistenze archeologiche e naturalistiche e sia d’incentivo alla difesa delle peculiarità agricole, storiche e naturalistiche”. “Riguardo al tema del consumo del suolo – ha ricordato Cosenza – che attualmente vi sono 835 ettari di terreno a rischio elevato o molto elevato di alluvione, in cui vivono 43mila abitanti del bacino. Con 76 ettari di vasche ecologiche con terreno naturale e argini di terra e con 33 ettari di aree a esondazione controllata delimitate da piccoli muretti in terreno, si metterà in sicurezza la totalità dei cittadini con un’area di esondazione pari a circa un decimo. Dunque nessun consumo di suolo, ma anzi la possibilità di liberare molte centinaia di ettari per l’agricoltura in sicurezza”.
“Prosegue incessante l’azione di Arcadis, mia e dell’Assessore Romano per mettere fine ai ritardi degli anni passati sul disinquinamento: da oggi, finalmente, il depuratore Foce Sarno – ha concluso Cosenza – ha la sezione biologica che lo rende perfettamente rispondente alle direttive europee”.
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