“La procedura di fatto si è limitata, da parte del Consorzio di Bacino Sa2, nella sola comunicazione prevista dalla legge, senza dare seguito al previsto esame congiunto tra le parti e per tali ragioni la messa in disponibilità risulta essere illegittima e arbitraria”, ha detto Ezio Monetta della Fit Cisl Salerno, che insieme agli altri colleghi di Cgil, Uil e Fiadel segue la vertenza.
“Infatti, i sindacati, in caso di disaccordo avrebbero potuto, a tutela del personale interessato, ai sensi della normativa, richiedere che il confronto proseguisse presso amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e gli enti pubblici nazionali, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’assistenza dell’Agenzia di rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e per le altri Enti.
Ecco perché chiediamo la revoca del provvedimento di messa in disponibilità di 49 dipendenti del Consorzio di bacino Salerno 2 comunicata ai sindacati ieri, martedì 21 maggio 2019”.
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