I fatti sono il risultato di una denuncia e di violenze durate anni, dal 2016 allo scorso febbraio, quando il giovane fu arrestato dai carabinieri.
La vittima, di 22 anni, sarebbe stata picchiata più volte e minacciata di morte, anche durante la gravidanza. Il compagno le provocò con una serie di pugni, in un’occasione, ematomi e contusioni varie su tutto il corpo, guaribili in dieci giorni.
Il ragazzo avrebbe tentato di affogarla nella vasca, per poi minacciare di colpirla nelle parti intime con spille da balia. La vittima avrebbe dormito anche senza coperta, con mani e piedi legate al letto con delle catene. Le sarebbe stato vietato anche di uscire di casa. Sofferenze fisiche e psichiche che la procura contesta in modo reiterato al giovane, finito in carcere dopo la denuncia della 22enne.
ma io mi domando……possibile che chi vive attorno non si accorge di nulla?…..questo verme non è degno di campare….l’ignoranza e l’arretratezza di certe zone è ancora sconcertante…elementi cosi’ vanno rinchiusi in manicomi fino alla fine della loro miserevole vita.
O almeno uno zingaro… perché se così non fosse significa che pure gli italiani sono criminali e questo voi poveri fessi che avete votato Salvini non riuscireste ad accettarlo.