La FP CGIL Campania contesta all’Assessore Regionale all’Istruzione il mancato confronto con le OO.SS. nel percorso di definizione del DDL in esame e la convocazione di un incontro solamente a “valle” di tale percorso. Una tale scelta ha determinato un diffuso disagio e una forte preoccupazione tra i lavoratori delle ADISU.
Questo atteggiamento, già attuato dall’Amministrazione Regionale in altre occasioni, dimostra nei fatti una precisa scelta di eludere il confronto preventivo con i sindacati sulle scelte strategiche e si contesta fermamente.
Nel merito del DDL la FP Campania ritiene di manifestare alcune valutazioni e proposte:
– nel primo articolo dovrebbe essere riportato che le finalità della legge sono orientate ” a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano l’eguaglianza dei cittadini per l’accesso e la frequenza dei corsi universitari e dell’alta formazione….”
– la scelta operata di riaccentramento di tutte le ADISU in un unica Azienda Regionale non è condivisibile in quanto riteniamo che, al contrario, vada perseguito l’obiettivo del “decentramento” e dell'”autonomia” territoriale per dare concreta attuazione alle ipotizzate sinergie con gli enti locali e le Università sulle politiche del diritto allo studio. Infatti, riteniamo che un unica azienda della dimensione territoriale dell’intera regione serva solo ad accentrare il “potere gestionale” senza essere in grado di cogliere ed apprezzare i reali bisogni di diritto allo studio degli studenti ed a valorizzare le positive esperienze esistenti nei terrori, campus, ecc.
– altra cosa è la razionalizzazione dei “costi politico-istituzionali” da perseguire decisamente con la riduzione dei Consigli di Amministrazione, la previsione di gettoni di presenza “al minimo”, la centralizzazione delle spese di funzionamento che devono recuperare risorse finanziarie da destinare al diritto allo studio a partire dalla “garanzia di servizi omogenei” nell’intero territorio regionale.
– la razionalizzazione organizzativa e dei costi va perseguita accorpando in un unica ADISU le attuali quattro aziende della realtà napoletana che, mentre produce sicuramente una riduzione della spesa dei cosiddetti “costi della politica” riducendo da quattro a uno: consigli di amministrazione, direzioni, ecc. interviene anche sui costi di funzionamento per acquisti, forniture, informazione, comunicazione, ecc.
– si propone che il riordino vada attuato prevedendo un ADISU unica su Napoli, una su Salerno, una su Caserta e una su Benevento garantendo il principio di decentramento e autonomia funzionale e finanziaria territoriale in grado da realizzabile una vera sinergia con le Università presenti sul territorio e con gli enti locali per assicurare servizi di qualità. In questo ambito e per conseguire ulteriori razionalizzazioni di spesa ed economie riteniamo possa essere centralizzato un sistema di spesa per funzioni, acquisti e forniture per funzionamento a servizio di tutte le aziende.
– per dare maggiore consistenza alla riduzione dei costi si ritiene che, fermo restando la quota di rappresentanza degli studenti, i componenti dei Consigli di Amministrazione delle nuove ADISU possano essere ulteriormente ridotti rispetto alla previsione del DDL.
– le privatizzazioni dei servizi che hanno interessato diffusamente tutte le Adisu hanno prodotto soltanto ulteriori aggravi di spesa senza ricadere in modo efficace sul miglioramento e sulla qualità dei servizi resi agli studenti dimostrando tutta la loro diseconomicità. Il mancato turn over del personale delle aziende è stato compensato unicamente con lavoro precario interinale che ha generato costi e precarietà lavorativa per i giovani senza dare risposte in termini di stabilità e qualità dell’offerta dei servizi.
Pertanto, si rivendica la previsione nel DDL della reinternalizzazione dei servizi in termini di gestione diretta delle Aziende adeguando in questa direzione le nuove Dotazioni Organiche e orientare le future politiche del personale alla piena valorizzazione delle professionalità ed esperienze interne alle Aziende.
– nell’art. 31 che tratta del personale delle Adisu va previsto un chiaro riferimento sia nella definizione delle Dotazioni Organiche e sia nel regolamento di organizzazione e per tutto quanto concerne i lavoratori viene attuato nel pieno rispetto del CCNL del Comparto Regioni e AA.LL.
– conseguentemente in tutte le procedure previste dai commi del citato articolo va eliminato ogni riferimento ad esuberi di personale e va inserito”previo confronto con le OO.SS. secondo le modalità di cui al CCNL”.
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