Il progetto del Molino Nuovo Salerno, si fa interprete del cambiamento con un intervento colto che prevede un parco dallo spiccato valore mediterraneo, il recupero e la conversione dell’ex complesso dell’architettura industriale del Molino Amato in uno spazio museale e l’estensione di quest’ultimo in un edificio contemporaneo che ospiterà unità residenziali e una galleria commerciale.
Ad Edit Napoli si presenterà per la prima volta il progetto attraverso un modello tridimensionale, alcune illustrazioni, un prototipo di facciata-loggia, un brano del paesaggio e il progetto abitativo.
‘Il progetto sarà presentato ad Edit Napoli perché è il primo evento che supporta il design nel territorio campano e promuove la nuova generazione di designer-architetti che fondono la progettazione contemporanea con la capacità artigianale’ conferma lo studio Architetti Artigiani Anonimi che firma il progetto del Molino Nuovo.
Lo studio che si occupa delle diverse scale dell’architettura, ha intrapreso per il Molino Nuovo una ricerca sullo spazio abitativo presentata con un’installazione ad Alcova, alla scorsa edizione del Fuorisalone del Mobile 2019.
La ricerca si focalizza sul recupero dell’empatia tra l’uomo e lo spazio abitativo e si concretizza in un modello di abitazione evoluta, disegnata e costruita per garantire il benessere psicofisico dell’uomo.
‘La proposta abitativa sarà flessibile e sartoriale per quanto concerne le configurazioni spaziali, le scelte dei materiali e degli arredi disegnati ad hoc ed intende essere autenticamente sostenibile offrendo nel capitolato ‘Research’ solo materiali locali o di recupero e lavorazioni degli arredi in laboratori artigianali campani, a sostegno della micro-economia del luogo attraverso il design’ dice Intesa immobiliare, la società di Roberto Aversa e Luigi Chianese che realizza il Molino Nuovo vantando una profonda esperienza imprenditoriale nel settore immobiliare e in quello del mercato alta gamma.
La nuova formula di Real estate proposta dal gruppo ha come obiettivo la riqualificazione di siti storici, rappresentativi dei vari contesti urbani italiani e una proposta immobiliare innovativa di lusso e comfort a prezzi accessibili.
Sii come no, prezzi accessibili, già immagino, minimo 4000 euro a metro quadro.
Non mi intendo di architettura ma a primo acchito mi sembra un progetto più sostenibile e realistico rispetto alle grandi progettazioni uscite dalla matita di grandi archistar e rimaste sulla carta. Comunque sempre meglio dello scempio attuale. L’unico ma non trascurabile dubbio riguarda il successo commerciale di questa iniziativa, date le attuali condizioni di mercato e la persistente crisi economica e demografica in cui versa la nostra città.
Cemento cemento cemento
Altre gallerie commerciali…a Salerno servono spazi verdi, aree per i cittadini e migliorare la situazione trasporto pubblico e parcheggi, non altri negozi. Il problema a Salerno è far finta di nulla e perseverare, non si fa nulla per risolvere i problemi!
IL BABBIFICIO CONTINUA…. E COME D’INCANTO SPARISCE L’AMIANTO?
oh ma quanto so bravi gli architetti di de luca ….. a fare i plastici???!!!!!!