L’indagine, nata a seguito di alcuni furti di pc portatili e tablet subiti da diversi istituti scolastici della provincia isernina all’inizio dell’anno, ha permesso di individuare i due soggetti pregiudicati responsabili in concorso tra loro, di ben 103 furti (di cui 19 tentati), perpetrati in Molise, Campania (molti nel salernitano) Lazio e Puglia.
Raggiungevano – secondo una ricostruzione fornita dagli investigatori – gli edifici scolastici con auto prese a noleggio e poi, a lavoro concluso, chiamavano le mogli per dire che era andato tutto bene.
La complessa attività investigativa, coordinata a livello provinciale direttamente dal Comandante Provinciale Ten. Col. Gennaro Ventriglia, è stata condotta sia attraverso attività tradizionali, sia con attività tecniche complesse quali intercettazioni, esaminando numerosissimi tabulati telefonici intrecciati con la significativa mole di informazioni acquisite mediante l’analisi di ogni singolo furto e coinvolgendo nelle investigazioni reparti Arma di cinque diverse legioni Carabinieri, oltre che alcuni reparti di altre Forze dell’Ordine.
Una attività certosina quella sottoposta al vaglio del Procuratore Fucci e del Sostituto Andricciola che ha permesso di smantellare una proficua opera criminale dedita alla commissione di furti di apparecchiature informatiche all’interno di Istituti Scolastici e Case Comunali, con ingenti danni per i giovani e l’istruzione pubblica tutta. L’attività criminale aveva destato non poco allarme negli ambienti scolastici e nell’opinione pubblica, tanto da far scattare tavoli tecnici e comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica convocati dal Prefetto di Isernia.
I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare in carcere (G. S., 40enne e C. C. 25enne) sono entrambi pregiudicati, cittadini italiani, uno dei quali già ristretto presso la Casa Circondariale di Isernia mentre l’altro veniva individuato dimorante (dopo una proficua attività di ricerca) presso l’abitazione sita in Napoli (in violazione di altro provvedimento cautelare). Ai militari della Compagnia Carabinieri di Venafro guidati dal Capitano Mario Giacona, si sono aggiunti nell’operazione anche i militari della Stazione Carabinieri Napoli Quartieri Spagnoli.
Al termine delle indagini si è accertato che i soggetti, previa effrazione di porte e finestre di pubblici edifici, asportavano, in tempi diversi, circa 1.000 apparecchiature informatiche tra tablet, notebook e PC portatili per un danno economico stimato in circa euro 350.000 circa.
Napoletani chi altri potevano essere
La grande capitale europea che sparge la sua cultura su tutto il sud.