Una bimba di otto mesi, originaria di Sant’Egidio del Monte Albino, è morta per cause da accertare.
La piccola, secondo le prime informazioni, aveva sul corpo diversi lividi ed escoriazioni. I sanitari hanno tentato di salvarle la vita ma senza successo. I genitori vengono ascoltati dagli inquirenti ma non è stato definito con certezza quale sia stato il loro ruolo nella morte della figlioletta.
Il padre, originario di Pagani, e la mamma di Angri sembra fossero già conosciuti dai servizi sociali, come ha confermato il sindaco di Sant’Egidio. Per ora trapela il fatto che il decesso potrebbe essere dovuto a cause “non naturali”. La salma è stata sequestrata in attesa dell’autopsia.
Proprio sui genitori della piccola – scrive l’Avvenire – , che è arrivata già senza vita nella disperata corsa notturna al vicino ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, si concentrano le indagini condotte dalla squadra mobile di Salerno e dal locale commissariato di polizia, coordinati dalla procura di Nocera.
Le ferite riscontrate sul corpo della bimba hanno subito allarmato i medici dell’ospedale. Nella giornata di sabato gli inquirenti hanno ascoltato i genitori della bambina. I due sono indagati per concorso in omicidio, ma non sono in stato di fermo. Gravano in particolare sul padre della piccola alcuni precedenti penali e seri problemi di tossicodipendenza. Nelle ultime settimane l’uomo era fuggito da una comunità di recupero.
Dalle prime testimonianze raccolte fra i vicini della coppia emerge anche che la mamma della piccola sarebbe stata più volte vittima di violenze da parte del marito: violenze mai denunciate alle autorità. Tuttavia le liti erano note ai vicini, che spesso sentivano piangere i bambini (la coppia ha un altro figlio di due anni).
La situazione di degrado in cui vivevano i due bambini era peraltro nota alle istituzioni locali e alla magistratura, come ha confermato il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri: «Il 15 giugno è arrivata una comunicazione ufficiale da parte della procura in merito all’attivazione di un monitoraggio sulla famiglia. Noi quindi li seguivamo ed eravamo a conoscenza delle problematiche. I nostri servizi sociali hanno anche effettuato delle visite.
Però c’è anche da dire che nessuno aveva mai presentato una denuncia ufficiale in merito a violenze: né la mamma dei bimbi né tantomeno i familiari. Di sicuro è un fatto sconvolgente, ed è altrettanto certo che qualcosa non ha funzionato. Cercheremo di capire cosa».
Mentre i servizi sociali del Comune stavano cercando di capire quale provvedimento potesse essere adottato per tutelare i due piccoli, è sopraggiunta la morte della bimba. Ora tutti in paese e nel quartiere San Lorenzo, dove viveva la piccola, si chiedono se intervenendo prima si poteva evitare questa tragedia.
sti servizi sociali stann nguaiat così come il sindaco e tutte le istruzioni che ne erano a conoscenza…..mentre si è pensato,la piccolina è morta….invece di agire,fare fatti concreti…sit tutt quand na band e sciem
E certo che sì poteva fare qualcosa!! Qualsiasi cosa era meglio dell’indifferenza che ha ucciso questa piccola vittima
R. I. P. piccolo angelo!