L’estate avanza e la corsa al recupero fisico contagia molti italiani. Tuttavia tra i più pigri d’Italia ci sono i cittadini della Campania, secondi solo ai siciliani per totale inattività sportiva. È quanto emerge da una ricerca di Coldiretti Campania su dati Istat. Nel 2018 il 53,5% dei campani dai 3 anni in su non ha praticato alcuno sport né attività fisica, contro una media nazionale del 38,1%.
In Sicilia la percentuale dei pigri è stata di poco superiore, pari al 55,3%. Nelle regioni del Nord Italia gli inattivi sono il 26,2% della popolazione, al centro il 35%, mentre la media del Sud è il 49,1%.
La percentuale in Campania di chi pratica sport in maniera intensa e continuativa nello scorso anno è stata del 17%, contro una media nazionale del 25,7%. Gli sportivi saltuari in Campania sono il 5,2% della popolazione, contro una media nazionale del 9,6%. Infine ci sono gli occasionali, coloro che praticano solo qualche attività fisica, che in Campania sono il 23,7% dei cittadini, contro una media nazionale del 28,5%.
A confermare il dato negativo è anche l’indice di massa corporea dei cittadini – spiega Coldiretti Campania – che conferma una tendenza al sovrappeso per la regione. Nel 2018 la media nazionale dei cittadini sovrappeso è stata del 35,4%, mentre in Campania la media ha raggiunto il 40,7%, la più alta d’Italia. Per quanto riguarda l’obesità, invece, la Campania è in media nazionale con il 10,7%. In questo caso il peggior dato italiano tocca al Molise con il 14,7% di obesi.
Alla Campania, tuttavia, va la maglia nera per l’obesità infantile – spiega Coldiretti – dove un bambino su due ha problemi con la bilancia. Il 28% dei bimbi campani tra gli 8 e i 9 anni è in sovrappeso, il 13,7 è obeso e il 5,5% ha un’obesità severa per un totale complessivo del 47,8% (secondo i dati di Okkio alla Salute). Coldiretti ha avviato da tempo una battaglia per l’introduzione del km zero nelle mense scolastiche e per il divieto dei distributori di merendine e bibite zuccherate negli Istituti didattici.
Il Ministero della Salute raccomanda l’esercizio fisico, fondamentali per favorire il pieno sviluppo dell’organismo e per promuovere e mantenere uno stato di salute ottimale sia a breve che a lungo termine, e un’alimentazione corretta ed equilibrata, che trova la sua espressione in una adeguata e variata combinazione degli alimenti e nel giusto apporto idrico, così da soddisfare in misura adeguata il fabbisogno energetico e fisiologico dell’organismo. L’alimentazione equilibrata per eccellenza è la dieta mediterranea.
A tale proposito, un dato positivo da registrate è l’aumento di consumi di frutta e verdura, che ha toccato il record proprio nel 2018. La spinta al consumo è avvenuta per effetto soprattutto delle preferenze alimentari dei giovani che – sottolinea la Coldiretti – fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con smoothies, frullati e centrifugati consumati al bar o anche a casa grazie alle nuove tecnologie.
Se le mele a livello nazionale – precisa la Coldiretti – sono state il frutto più consumato, al secondo posto ci sono le arance, mentre tra gli ortaggi preferiti dagli italiani salgono sul podio nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/indivie.
Tra le tendenze positive si registra il forte aumento degli acquisti diretti dal produttore, dove nel corso del 2018 hanno fatto la spesa 6 italiani su dieci almeno una volta al mese secondo l’indagine Coldiretti/Ixe. Una tendenza che continua a rafforzarsi anche grazie ai mercati di Campagna Amica, che ogni settimana portano gli agricoltori in città con i prodotti a km zero.
Intervistate dieci persone che mangiano solo e fate la media a cavoli vostri
Le medie statistiche così funzionano, non possono intervistare 60 milioni di italiani. Fatto sta che basta dare un’occhiata in giro per vedere che i dati sono abbastanza veritieri.