L’allarme sul rischio della radicalizzazione Jihadista nelle carceri e sulla possibilità sempre più concreta, che molti criminali comuni, specialmente di origine nordafricana, possano essere trasformati gradualmente in estremisti sotto l’influenza di altri detenuti già radicalizzati arriva dalla relazione annuale presentata ieri nel carcere di Fuorni dal Garante dei detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello e rilanciata da Il Mattino oggi in edicola.
Molti di questi detenuti islamici rifiutano di seguire le regole interne al carcere, creano disordini, utilizzano un abbigliamento tradizionale della cultura araba e frequentano il luogo di culto a loro dedicato in maniera ossessiva.
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