La donna, da venerdì 5 luglio ristretta in carcere a Salerno con l’accusa di omicidio pluriaggravato e maltrattamenti in famiglia in concorso con il marito, assistita dall’avvocato Vincenzo Calabrese, ha spiegato al giudice la sua versione su quanto accaduto nella notte tra il 21 e 22 giugno nella loro abitazione. In particolare, stando a quanto si apprende, la donna ha raccontato che al suo risveglio la figlia era già deceduta e che si è adoperata immediatamente per chiedere l’intervento dei soccorsi.
La Procura di Nocera Inferiore, però, ritiene che la donna non si sia limitata a coprire il marito (in carcere dallo scorso 23 giugno) ma che sia complice. L’avvocato Calabrese nei prossimi giorni esaminerà gli atti per valutare la possibilità di presentare ricorso al Riesame.
Fonte SkyTg24
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