Clamorosa la situazione registrata a Casoria, in provincia di Napoli.77.691 abitanti di cui 2.017 piccoli con meno di 36 mesi. Fino al 2019 il fabbisogno riconosciuto per il servizio di nido è stato zero. E il paradosso è che l’asilo comunale a Casoria c’è dal 2018, si chiama “Topo Gigio” e ha trenta posti. Storicamente però l’asilo non esisteva e dunque, per i perversi conteggi del federalismo fiscale Casoria non ne aveva diritto anche dopo averlo inaugurato.
Dal 2020 a Casoria sarà riconosciuto un diritto minimo del 7,81%, vale a dire un posto in asilo per 165 bambini su 2.017. La spesa per ogni piccolo supera i 10mila euro. Buone notizie anche per Napoli perché, in quanto città oltre i 250mila abitanti, ha diritto a una copertura di nidi del 16,71% mentre è al 12,72%.
Alle famiglie verrà riconosciuto il diritto minimo sotto forma di voucher. Un bonus per aiutarle nelle spesa per iscrivere il figlio a un nido privato. La cifra sarà di 2.300 euro per bambino, da conteggiare in base al diritto riconosciuto e cioè almeno al 7,75% dei piccoli, per Comuni che superano i diecimila residenti, valore che sale al 9,25% per centri oltre i 100mila abitanti.
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