“Non possiamo invitare gli imprenditori a mettersi in regola perché le sanzioni sono aumentate in maniera esponenziale. Bisogna farlo per una forma mentis che sia indirizzata verso la legalità. Per questo c’è bisogno del lavoro di tutti: sindacati, istituzioni e organi deputati ai controlli.
Serve un cambio di rotta, a partire da una cultura che non deve più cercare di giustificare l’imprenditore che sbaglia, ma che deve aiutare chi invece vuole, con tutte le sue forze, non trasgredire la legge”. Un nuovo corso necessario per Buono, anche alla luce degli ultimi dati sull’evasione fiscale, che vedono la provincia di Salerno tra i territori più a rischio: “Il tempo delle belle parole e degli slogan deve terminare qui. Non si può più perdere altro tempo”, ha detto Buono.
“Alla crisi economica non possiamo aggiungere quella di valori. Le persone vengono prima di ogni profitto. Per questo non condivido chi invita gli imprenditori a mettersi in regola per evitare le sanzioni salate dell’Ue. Bisogna rispettare la legge perché un imprenditore corretto non può fare che bene all’intero tessuto economico salernitano”.
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