«Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è arreso». Con questa frase di Nelson Mandela, scritta su una lavagnetta il congedo dei due giovani imprenditori che, con la loro attività, avevano portato molte novità
«Circa due anni fa – scrivono sulla pagina social del locale – abbiamo deciso di intraprendere un nuovo viaggio, l’abbiamo prima sognato, poi abbiamo iniziato a fare i bagagli, leggeri come sempre.
Il viaggio ci ha condotto all’Eco Bistrot, un “progetto” come l’abbiamo sempre definito più che un locale. Il nostro obiettivo era di dare senso e coerenza a un nome che significava tanto per noi e per voi: etica, ecologia, socialità e solidarietà.
Dall’accoglienza informale e accessibilità dei prezzi alla qualità ed eticità del cibo, dalle proposte ludiche e culturali alle esperienze sociali e solidali, tutto era pensato per offrirvi un’esperienza autentica e gratificante, ricca di significato e di stimoli.
Ora siamo qui a dirvi, con molto dispiacere ma altrettanta consapevolezza, che non riusciamo ad andare avanti. Felici di non aver abbandonato quei principi che ci avevano motivato, anche davanti alle difficoltà economiche e ai pregiudizi, scegliamo ora di chiudere l’attività davanti all’alternativa di dover cambiare la sua identità per renderla sostenibile.
ll viaggio continuerà con la nostra cooperativa sociale, ripartiremo con gli stessi bagagli leggeri, carichi di valori ed esperienze, e un nuovo entusiasmo.
Grazie di cuore a chi ci ha dato fiducia e ci ha sostenuto. Un grazie speciale agli amici nuovi che l’Eco Bistrot ci ha portato, il dono più grande e inatteso che questa avventura ci ha regalato.
Saremo aperti la prossima settimana e il 1 settembre (ultimo giorno) vorremmo brindare con voi la fine di questo capitolo, vi aspettiamo dalle ore 18 per un saluto.
Grazie, Francesco & Irene»
Ma dove si trova sto posto ?
Sul lungomare all altezza ex giostrine e pompa di benzina. Un locale che non ha avuto fortuna anche per la logistica. Però a Salerno non viene capito un locale del genere. Ai ragazzi faccio un grande in bocca al lupo e di non smettere mai di sognare. Buona fortuna a ragazzi.
Siete 2 bravi e onesti ragazzi….in bocca al lupo x nuovi traguardi….col cuore….
Foste stati aiutati da un’opinione pubblica, che continua a ritenere che la cosiddetta “movida” si faccia dovendo per forza parcheggiare e non farsi due passi a piedi, per forza bere fino all’impossibile piuttosto che consumare qualcosa magari dialogando con qualcuno, schiantarsi di suoni orribili e senz’anima invece di riposare le proprie orecchie magari con della buona musica di sottofondo, consumare in branco stupefacenti nel centro storico, come ora va di moda farlo a Cava, quando non ci si rende conto di quanto stupefacente e bello sia guardare il mare, il golfo e le costiere dal lungomare Colombo, avreste avuto meno difficoltà a portare avanti il vostro progetto. Ma sappiamo che l’opinione pubblica è piena di pregiudizi e continuerà a dare le colpe ai fantasmi piuttosto che a se stessa. Auguri, io ci sarò sempre.
Il locale di livello più alto intellettualmente. Peccato!
9:45
Ben detto!!
Salerno sta morendo e nessuno se ne accorge…
In bocca al lupo siete persone gentilissime
forza ragazzi, nuove avventure e traguardi vi aspettano ,non mollate !
Ricominciate da un altro posto, NON MOLLATE !!!
Peccato che iniziative del genere, originali, con interessanti proposte fatte da giovani, non trovino adeguato sostegno economico da parte delle Istituzioni. Sorge spontanea la domanda: quanti sono gli esercizi i cui proprietari sono originari del lontano est chiusi per mancanza di risorse economiche? Vuoi vedere che e’ proprio lo Stato (il loro) a finanziare tali esercizi per alimentare una economia di bassa qualita’ ?
SECONDO ME TRA UNA VENTINA D’ANNI SALERNO FARA’ 30MILA ABITANTI
Non vi conosco ma a pelle dimostrate onestà e correttezza vi auguro ogni bene e migliore fortuna, non arrendetevi potreste essere miei figli e per questo vi dico che vi voglio bene anche se non vi conosco
da una vita a salerno ma mai visto
Ecco, come volevasi dimostrare. Leggo, tra gli altri, messaggi di gente perfettamente integrata nell’opinione pubblica descritta sopra: lamentosa, pigra, e paradossalmente acritica, perché non attenta a vedere se stessa.