Il 31 agosto 2019, alle ore 21,00, Fabrizio Meloni, clarinetto, Gabriele Screpis, fagotto, Fabien Thouand oboe, Jorge Monte de Fez, corno, ed Emilio Aversano, pianoforte, si cimenteranno con due composizioni che hanno segnato la storia della musica.
Il programma si aprirà con il Quintetto per pianoforte e fiati K452 di Mozart. Composto nel 1784 parallelamente a numerosi concerti per pianoforte e orchestra, rappresenta un pezzo di grande equilibrio tra le parti. Il pianoforte, a cui si sedeva lo stesso Mozart, dialoga con gli altri strumenti come primo tra pari. La ricerca dell’ autore sembra mirare ad una espressività che si differenzia nelle caratteristiche timbriche dei vari strumenti.
Il programma prosegue con il Quintetto di Beethoven. Poco eseguito, si collega alla prima parte della produzione beethoveniana (1796) come se l’autore raccogliesse il testimone da Mozart per meglio illuminare il cammino della storia. Siamo ancora in una fase giovanile che offre un messaggio di serenità a chi ascolta.
Per quanto riguarda gli interpreti Fabrizio Meloni, Gabriele Screpis, Fabien Thouand e Jorge Monte de Fez, sono prime parti soliste della prestigiosa orchestra del Teatro alla Scala. Nel loro quartetto portano l’accuratezza e la compita espressività che arricchisce l’ascoltatore di un cammino fatto di grande equilibrio interpretativo, che trova il suo punto di forza nella qualità del suono.
Il pianista Emilio Aversano, salernitano, la cui formazione è stata segnata dal suo incontro con l’indimenticabile Aldo Ciccolini, è un interprete di caratura internazionale che ha dedicato la sua vita non solo all’interpretazione pianistica, ma anche alla ricerca musicologica e ai collegamenti con la cultura greca.
Il concerto sarà un’anteprima per Salerno del futuro impegnativo evento l’11 maggio 2020 alla Scala di Milano, con la stessa formazione e con l’aggiunta dell’esecuzione di tre sonate di Scarlatti, che il pianista Aversano inciderà per Warner Classics, in un cd dedicato.
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