La commessa – scrive La Città – si è rivolta al sindacato dei Cobas per denunciare il suo datore di lavoro. Secondo quanto dichiarato dalla diretta interessata – riporta La Città – i problemi sarebbero iniziati quando ha richiesto all’area manager dell’azienda una supervisione sui turni imposti dalla direttrice del punto vendita di un centro commerciale della zona.
Alla luce di tale richiesta, le sarebbero stati imposti turni discriminatori, l’impossibilità di poter allattare, niente riposo domenicale, senza contare che la commessa si è sentita isolata dai colleghi perché calunniata. Di qui la richiesta di aiuto ai Cobas che hanno cercato di avviare un dialogo con l’azienda per cercare di vedere riconosciuto lo stato di disagio e difficoltà della donna.
Ciao
Cara conmessa vai avanti e non ti arrendere. La battaglia sara’ lunga ma ce la farai. Viva la dignita’. Alle colleghe che ti hanno isolato dico che un giorno potrebbe capitare anche a loro.
Denunciate questi finti imprenditori che da anni si riempiono le tasche a scapito di una categoria di lavoratori e lavoratrici poco considerata. Evadono le tasse in ogni modo. Denunciate e non abbiate paura, se vogliono avere dei dipendenti nei loro negozi devono pagare, non sfruttare. Altrimenti mettessero i loro figli a fare gli schiavi per 600 euro al mese e 8 ore al giorno, sulla carta, in realtà sono circa 11. Ferie non pagate, malattia non se ne parla proprio, maternità manco a dirlo…. Denunciateli!!!
M***e anche i colleghi..
Non demordere! Guarda avanti e non chi ti parla alle spalle, poverelli di animo