L’evento conclusivo del progetto, con consegna di un attestato di partecipazione ai comuni partecipanti al progetto e della Bandiera arancione a Letino, si è svolto a Caserta presso la Sala Consiliare della Camera di Commercio, alla presenza di: Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio; Ercole de Cesare, Presidente del GAL; Pietro Andrea Cappella, Coordinatore del GAL; Marco L. Girolami, Direttore Strategie Territoriali del TCI; Daniela Nugnes, Assessore Agricoltura, Piano di Sviluppo Rurale, Foresta Caccia e Pesca della Regione Campania.
Il progetto ha coinvolto amministrazioni comunali e operatori privati di numerose piccole località dell’entroterra, che si sono messi in gioco e si sono confrontati con TCI sull’importanza, nonostante la sfavorevole congiuntura economica, di valorizzare le risorse locali e migliorare i servizi offerti al visitatore, preservando la qualità del territorio e le sue tipicità.
Oltre all’ambita certificazione ottenuta da Letino, i risultati ottenuti sul territorio tramite l’iniziativa sono significativi: il TCI ha ricevuto la candidatura di ben 32 comuni sui 48 aderenti al GAL (2 su 3); 19 di queste località hanno avuto accesso alla fase successiva di analisi sul campo tramite sopralluogo anonimo da parte degli esperti Touring, hanno ricevuto alcuni utili strumenti di indirizzo delle politiche turistiche e hanno fatto registrare un’ampia partecipazione ad alcuni incontri formativi; oltre la metà dei comuni visitati (58%) ha dimostrato di aver colto la vera essenza dell’iniziativa e ha realizzato o programmato almeno un’azione di miglioramento del sistema di offerta turistica locale in linea con quanto suggerito da TCI, per un totale di 31 azioni realizzate e 87 avviate o programmate. Tali numeri lasciano intravedere l’avvio di un processo che, in prospettiva, potrà contribuire a creare un prodotto turistico di qualità e a far conoscere sempre più questa parte di Campania così ricca di suggestioni.
In Campania le altre località Bandiera arancione sono Cerreto Sannita (BN), Morigerati (SA) e Sant’Agata de’ Goti (BN).
“Un grande successo per la nostra provincia – dichiara Ercole de Cesare, Presidente del GAL Alto Casertano -, spesso alla ribalta solo per le sue negatività. Il GAL, infatti, con il progetto Bandiere Arancioni dell’Alto Casertano, ha aggiunto un altro prezioso tassello nella costruzione di un’identità territoriale forte e caratterizzata da numerose peculiarità. Riteniamo che gli obiettivi richiesti dalla politica comunitaria attraverso il PSR Campania 2007/2013, dedicata alle aree rurali, siano pienamente raggiunti e ciò lo dobbiamo al lavoro integrato e sinergico tra TCI e GAL e alla determinazione delle amministrazioni locali. Probabilmente, senza questa lungimiranza, non avremmo avuto (nella nostra provincia) nessuna Bandiera arancione”.
“Il raggiungimento della duecentesima Bandiera arancione – afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – è una grande soddisfazione per la nostra Associazione e per gli Enti locali che, con noi, lavorano per una sistematica e organica crescita della rete stessa. I comuni dell’entroterra, impegnati a garantire servizi di qualità ai viaggiatori (italiani e stranieri), rappresentano uno dei forti motivi di attrattività e di accoglienza del nostro paese.”
Nata nel 1998 dalla riflessione comune tra Assessorato al Turismo della Regione Liguria e Touring Club Italiano, la Bandiera arancione è il marchio di qualità del Touring Club che seleziona e certifica le località dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti che soddisfano oltre 250 rigorosi criteri di valutazione e che sono in linea con gli standard qualitativi previsti dal Modello di Analisi Territoriale del Touring, strumento di misurazione dell’offerta turistica di una destinazione, garantendo un’esperienza turistica di qualità, alla scoperta di luoghi di cultura e tradizione, fuori dai flussi turistici tradizionali. Un’iniziativa incentrata sulla sostenibilità, l’autenticità e l’accoglienza, che ha intercettato in anticipo tendenze in comportamenti e motivazioni di viaggio quanto mai attuali, che unisce un’associazione non profit, il Touring Club, e i Comuni con l’intento di rilanciare e rafforzare le identità territoriali che caratterizzano il nostro Paese stimolando la crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo.
Simbolo di una Italia meno conosciuta ma dal grande potenziale, capace di unire sotto il segno della qualità tradizione e innovazione, la Bandiera arancione è l’esempio di un’Italia che funziona. L’assegnazione del riconoscimento (ad oggi su oltre 2.000 candidature solamente il 9% lo ha ottenuto), porta numerose ricadute positive sul territorio, valorizzando le risorse locali, incentivando la cultura dell’accoglienza, l’artigianato e le produzioni tipiche e dando impulso all’imprenditorialità locale. Dall’anno di assegnazione della Bandiera arancione, infatti, l’80% delle località certificate ha potenziato l’offerta ricettiva e le strutture hanno registrato un incremento medio del 79%, mentre i posti letto sono aumentati del 65%. Gli arrivi nei borghi arancioni sono aumentati in media del 43%, mentre le presenze del 35% (sempre dall’anno dell’assegnazione). I comuni Bandiera arancione negli anni hanno sviluppato, grazie alle proprie caratteristiche, una crescente competitività rispondendo alla crescente richiesta di un’esperienza turistica di qualità.
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