Indagare gli effetti ambientali delle operazioni di dragaggio del porto di Salerno è lo scopo di una convenzione siglata oggi tra l’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Centrale e Arpac, l’Agenzia ambientale campana. Con questo accordo, Arpac si impegna a monitorare il rumore e le emissioni in atmosfera prodotti dalle operazioni di movimentazione dei sedimenti.
Le operazioni di escavo dei fondali dello scalo marittimo salernitano, in programma a partire da novembre 2019, prevedono la rimozione di una quantità di sabbie superiore a tre milioni di metri cubi. L’obiettivo è quello di portare i fondali dell’area commerciale a 14,50 metri e quelli dell’area passeggeri a 11,50 metri di profondità.
L’intesa stipulata oggi prevede, tra l’altro, una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria, della durata di quaranta giorni, condotta con una stazione mobile posizionata all’interno dell’area portuale, con determinazioni analitiche delle concentrazioni di PM10, metalli pesanti e idrocarburi policiclici aromatici.
Il monitoraggio degli stessi parametri verrà effettuato prima dell’inizio dei lavori, in modo da valutare l’impatto delle operazioni di movimentazione dei sedimenti sulle concentrazioni degli inquinanti atmosferici. Arpac effettuerà inoltre misure di rumore nell’area delle operazioni.
«Il tema dell’adeguamento infrastrutturale del sistema portuale», dichiara il presidente dell’AdSP Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, «passa prioritariamente per il dragaggio dei fondali, un’attività indispensabile per assicurare l’accesso alle navi di adeguato pescaggio.
Tale intervento richiede anche una serie di controlli propedeutici ed in corso d’opera.
La convenzione siglata oggi rappresenta la prosecuzione coerente di un percorso di collaborazione che ha comportato già un primo monitoraggio sulla tipologia di sedimenti da dragare. L’accordo odierno – prosegue Spirito – si riferisce a controlli sulla qualità dell’aria e sul rumore che saranno monitorati durante le fasi del dragaggio. Si tratta di un tassello necessario per assicurare la qualità dell’intervento e la conclusione nei tempi previsti grazie ai controlli eseguiti contestualmente ai lavori di dragaggio».
«Le attività previste da questa convenzione», ricorda il commissario straordinario Arpac Stefano Sorvino, «non sono le prime che l’Agenzia svolge in funzione del dragaggio del porto salernitano. Già a partire dal 2015 il nostro dipartimento di Salerno ha svolto funzioni di controllo sulle attività preliminari al dragaggio, verificando la corretta esecuzione delle attività di campionamento e analisi dei sedimenti dei fondali del porto e del canale di ingresso. Questo dimostra che il coinvolgimento dell’Agenzia ambientale nei lavori pubblici non è affatto un ostacolo, ma può contribuire a renderli più efficienti e trasparenti».
attenzione ai giochetti politici per fare interessi del porto di napoli
Speriamo che i De Luca non mettono mano al porto.su tutto.NO CENSURA
MA SE IL PORTO DI SALERNO LO HANNO DISTRUTTO E VENDUTO AI NAPOLETANI? SVEGLIA.
lo ha venduto ai napoletani Del rio il pidiota che ha voluto l’accorpamento con il porto di mapoli
Liberi ovviamente di fare tutte le considerazioni di carattere politico, sarebbe logico conoscere anche cosa si pensa dell’avvio di questa procedura che si prefigge di monitorare il lavoro di dragaggio dei fondali, per verificare se ci potranno essere problemi di inquinamento ambientale.
A me sembra comunque una buona iniziativa.
LO SAPETE CHE CHI HA FONDATO IL PORTO E PRECISAMENTE LA COMPAGNIA PORTUALE DI SALERNO E’ PRATICAMENTE SENZA LAVORO E TRA POCO ALTRI 150 LAVORATORI ANDRANNO IN STRADA? DE LUCA HA FATTO UN GRANDE LAVORO VENDENDOCI AI NAPOLETANI? INFORMATEVI DA DOVE PROVENGONO LE AZIENDE CHE LAVORANO AL PORTO ! DIO VEDE E PROVVEDERA’.