Nello specifico, si propone un primo intervento di sconto sulle transazioni elettroniche, con un credito di imposta del 2% al cliente che paga con carta di pagamento.
Un secondo intervento è invece costituito da una commissione sui prelievi di contante. “Sembra ragionevole assumere di esentare i prelievi mensili fino a 1.500 euro: ciò si traduce in un’esenzione dalla commissione per il 75% dei conti italiani. Applicando una commissione del 2% sui prelievi eccedenti tale soglia – stima il Csc -, si avrebbe un gettito annuale di circa 3,4 miliardi”.
Ansa
che furbi questi confindustri! i maggiori evasori che impoveriscono il Paese sono proprio i detentori di grandi capitali i quali ovviamente non usano carretti di contanti ma proprio transazioni elettroniche! e soprattutto portano i soldi all’estero, cosa che davvero impoverisce il Paese.. Se io evado cento euro qui in italia, poi spenderò quei cento euro al mercato, negozio, ma sempre in italia, e quindi ne beneficerà un altro italiano e il commercio in generale! Come mai non pensano di imporre tassazioni ai colossi multinazionali?? quelli che pagano il 4% ad esempio … mentre il cittadino “evasore” della tazza di caffè paga il 40 di tasse..
Pensate che davvero tanti italiani hanno ancora l’anello al naso?
Come si è insediato il PD si cerca subito di agevolare le banche con la scusa del recupero del gettito fiscale ed intanto mettono un altro balzello. Che schifo il lupo on perde il pelo ma neanche il vizio